Le ultime parole prima di entrare in coma «In tre mi hanno aggredito alle spalle»

Disperate le condizioni di Domenico Delaurenti massacrato di botte sotto casa Disperate le condizioni di Domenico Delaurenti massacrato di botte sotto casa Le ultime parole prima di entrare in coma «In tre mi hanno aggredito alle spalle» Al Mauriziano da venerdì sera non ha più ripreso conoscenza - I medici disperano di salvarlo - Alla Crocetta la gente ha paura: «Polizia e carabinieri dovrebbero essere più presenti» Lo aggrediscono alle spalle, lo buttano a terra, lo massacrano a pugni e calci. E lo lasciano li, rantolante sul marciapiede di via Lamarmora, alle nove di sera. Domenico Delaurenti, cinquantaselenne padre <ii due figli, al reparto rianimazione dell'ospedale Mauriziano da venerdì, non ha ripreso conoscenza. E' in coma: per un-orologio d'oro e pochi biglietti da mille. Un altro episodio spaventosamente cruente, l'ultimo a Torino soltanto in ordine di tempo. Perché se si scorre la cronaca degli ultimi mesi, il dato che emerge impressiona. E chi tenta di difendersi dalla violenza inevitabilmente soccombe: per strada, in casa, nel negozi, negli uffici, nel locali pubblici. Soccombe come Caterina Fongaro e Angela De Agostino, 77 e 82 anni, morte di scippo nello strenuo tentativo di non farsi strappare la borsetta. Come Tiziano Chierici, ucciso a colpi di pistola alla «Casa del formaggio», e Francesco Figoli, ammazzato a bruciapelo, sotto gli occhi della moglie, nella sua oreficeria di OrugHasco da uno del banditi che volevano derubarlo. O, ancora, come Edvige Porta, responsabile della cassa economale dell'Usi, trovata all'alba di una mattina di luglio legata a una sedia del suo ufficio, con la gola squarciata e i vestiti inzuppati di sangue. Come Domenico Delaurenti, anche lui vittima di un legittimo e invincibile istinto di difesa. 'Mi hanno aggredito alle spalle, erano in ire, ho reagito», sono state le uniche parole dell'uomo ai suol sec¬ cori Itori. Poi più nulla. «£' in coma da trauma cranico, non so se riusciranno a salvarlo — diceva ieri sera il cognato, Adriano Alberto, 35 anni —. Abbiamo anche chiesto del consulti, ma temiamo che sta inutile. I medici disperano di tirarlo fuori». La moglie, Maddalena Alberto, clnquantatreenne, e i figli Patrizia e Marco, 28 e 24 anni, chiusi in un dolore sordo non rilasciano dichiarazioni. Ma che cosa dovrebbero dire, poi? •A parte lo sdegno, non ci sono commenti da fare a episodi cosi. Tranne forse che la polizia e i cafabinlerl dovrebbero essere più presenti, soprattutto qui alla Crocetta». A parlare è Tiziana Momigliano, 26 anni. Ieri sera la signora era al giardinetto di li concorso di Sta largo Re Umberto con il suo cane: 'Abito qui in via San Secondo. Dopo le 18, quando fa buio, lo di casa da sola non esco mal. Per 'arrivare fin qui passo da via Magellano: su un tappeto di stringhe. E' spaventoso. In questa zona abbiamo almeno un palo di scippi al giorno. Con una violenza che cresce in modo impressionante». Violenza. Si dice «criminalità Indotta» e si parla di «nuova fisionomia del delinquente Anni 80», spesso vittima dell'eroina, a volte semplice «balordo». I soliti discorsi, insomma, anche su quel che si è fatto e quel che si deve fare. Intanto un'altra persona sta morendo: per poche migliaia di lire. e. ter. mpa Sera organizzat Domenico Delaurenti aggred ato con la collaborazio ito venerdì sera è in coma ne di «Expojunior-r

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