Federazione e Lega divise su Viola di Gian Paolo Ormezzano

Federazione e Lega divise su Viola DAL NOSTRO INVIATO ROMA — La conferenzastampa del presidente della Federcalclo, Sordillo, ieri a Roma per la chiusura del consiglio federale, si è allargata ad un'ennesima discussione-indagine sul caso Viola; anche perché, poca prima che Sordillo ricevesse i giornalisti, alla fine di una «dura giornata di lavoro.., il presidente della Lega, Matarrese, che è anche vicepresidente della federazione nonché deputato della democrazia cristiana, stesso partito di cui Viola è senatore (brutto mondo, questo, in cui bisogna fare attenzione proprio a tutto), aveva detto frasi gravi: «177! uomo come Viola non fa niente per improvvisazione. Nella sua vicenda c'è qualcosa da chiarire*. Sordillo, invece, a proposito della vicenda e dopo una battuta ('Si vede che Matarrese ne sa di più..), ha sempre parlato di Inchiesta condotta esemplarmente da De Biase, su prelavoro dell'arbitro Bergamo, un Nlck Carter efficiente e strano, apprezzabile e intanto misterioso più del signor X, del personaggio importantissimo, del grande vecchio, del superburattlnaio che Viola ha detto di aver voluto scoprire proprio travestendosi da corruttore. Anche ieri il Consiglio federale, di cui Matarrese ovviamente fa parte, stando al comunicato ufficiale sul caso Viola ha unanimemente espresso al presidente «il compiacimento, l'appressamento, il consenso e la più completa adesione alla linea di condotta adottata*. D'altronde, Matarrese si è in pratica dissociato da Bordino anche nella diagnosi sul mali del nostro calcio. Per il presidente della Federazione la situazione è semplicemente grave (ieri altre due società, di CI, sono state messe in mora: i nomi sempre segreti), ma non, alla Matarrese, «spaventosamente drammatica». Per Sordlllo.r.economia si può ancora sanare, ci sono società- -esemplari; -per Matarrese 'probabilmente CALCIO SCANDALO Il caso Roma-Dundee ripropone il dissidio fra i leader di un mondo afflitto da mille problemi Federazione e Lega divise su Viola Matarrese ha distìnto la sua posizione («Nella vicenda c'è qualcosa da chiarire») da quella di Sordillo al termine del Consiglio federale, che pure ha approvato la linea adottata dal presidente - Cè una divergenza di fondo su tutti i temi scottanti attualmente sul tappeto sacco sema • essere legato, come invece accade con la giustizia sportiva, dalla clausola compromissoria*. E si parla addirittura di un blitz del Senatore stamani alla Procura, per offrire la propria collaborazione. E non è finita. II Consiglio federale *ia ieri reso nota la deplorazione di un suo membro, Jurlano del Lecce, per critiche offensive a Matarrese, definito «protettore» del Bari di suo fratello, ma poi, in linguaggio criptico, ha detto che le critiche di Jurlano all'attività gestionale della Lega «trovano ampia risposta sul plano politico». Cioè possono essere valide, però amen, anzi requiem. oltre a Sordillo e al vicesegretario federale Petrucci, una decina di persone? Non che Matarrese sia diventato adesso l'avvocato difensore di Viola, proprio no, ma le sue perplessità sono da considerare. Sordillo ha lucidamente esibito l'operato della commissione d'inchiesta, la fiducia nei giudici, la serenità di chi fa il proprio dovere, quando è stato messo davanti all'eventualità di un supplemento di Inchiesta, per la ricerca del superburattlnaio. Ma intanto Viola mandava i suol messaggi, si diceva .contento del deferimento alla Procura della Repubblica, «cosi almeno potrò vuotare il vedremo i funerali del football*. Sordillo ha parlato di queste piene giornate romane come di una possibile costituente del calcio nuovo, Matarrese ha detto che bisogna rifondare tutto, come se nulla o poco fosse stato sinora fatto. E riallacciamo i due al caso Viola, rifacciamoci alla guerra in pieno svolgimento ancora pochi mesi fa tra Sordillo e Matarrese. Come «leggere» ad esemplo, l'elezione di Viola a consigliere di Lega non solo quando già Sordillo era stato informato da Campanati e Bergamo della storia dei 100 milioni, ma quando lo stesso Viola aveva già parlato della storia a Tivoli, presenti, Situazione oscura. 11 giallo di Viola sempre più intricato, la sensazione, diremmo la paura, che certi punti fermi a cui appoggiare l'opera di giustizia possano essere travolti da quel mare di fango che è sempre imminente ed immanente nel mondo del calcio. Fra l'altro si parla di una inchiesta della magistratura ordinaria su denaro nero della Nazionale (i premi, cioè) e su un progetto faraonico di rimborso spese detassato per arbitri e funzionari (950 lire al chilometro, tanto per cominciare, cosi se uno va a piedi da Palermo a Milano mette in tasca due milioni esentasse). E c'è una rivolta delle 10.750 dilettantistiche, che temono di essere travolte nel dissesto morale e materiale del calcio. Sordillo comunque ci è apparso lucido e intanto quasi commovente nel voler andare avanti per presentare di questo calcio un'immagine pulita. Importante, in questa ottica pulita, la decisione unanime del Consiglio sul deferimento, deciso da Palladino, procuratore federale, di tecnici e dirigenti e giocatori del Verona dopo le due partite di Coppa Campioni contro la Juventus. Per una partita cioè che teoricamente doveva interessare l'Uefa e non la nostra federazione. Gian Paolo Ormezzano Ronia. Sordillo e U presidente della Lega dilettanti Ricchierì

Luoghi citati: Bergamo, Milano, Palermo, Roma, Tivoli