Proietti in tv: fa a modo suo di Simonetta Robiony

Proietti in tv: fa a mode suo MILANO — Gip! Proietti a Milano fa l'inglese: una colanone abbondante verso mezzogiorno; il lavoro ininterrotto negli studi televisivi fino alla sera, una cena, seduto a tavola, la notte, prima di andare a letto. Dalla fine di settembre, infatti, Gigi Proietti è a Milano per registrare lo a modo mio, nuovo spettacolo televisivo con il quale l'attore intende però concludere la sua ciclica partecipazione ai programmi di svago serale. «Non è che non voglia fare più televisione. E' che certe formule produttive, certe lungaggini tra la proposta e la realizzazione, certi schemi prestabiliti usati nel costruire lo spettacolo, non funzionano più. Anche in questo campo, mi pare, dovremmo prendere ad esemplo gli Stati Uniti, che hanno inventato la figura del regista manager, un tizio che sa trasformare una proposta originale in un prodotto commerciale veloce e piacevole». Sospeso come sempre tra scelte die lo portano all'improvvisazione da cabaret, che è stato poi il suo modo di iniziare a fare l'attore, e scelte che lo portano al perfezionismo dei classici, che è poi quello che sta facendo con il Cirano di Rostand, Gigi Proietti per questo suo ritorno in televisione, si è voluto costruire addosso uno spettacolo die gli somigli. «Ci sono versi e scenette, parodie e chiacchiere, canzoni e scherzi, ma c'è soprattutto una gran voglia di non prendere troppo sul serio né se stessi né gli altri nel tentativo di riproporre, perfino a un pubblico spesso distratto qual è quello televisivo, il palcoscenico teatrale come un gioco della vita». Nato due anni fa da un suggerlmenio dV Gigi Proietti che, dopo l'esperienza come conduttore di «Fantastico» voleva fare uno spettacolo che lo rispecchiasse meglio, Io a modo mio, avrebbe dovuto essere realizzato l'anno scor¬ Prenderà il posto di «Fantastico» - Di tutto un po' con 4 ragazzi, ballerine e bella musica - «Prometto di non strafare» La regia è di Eros Macchi, le muslclie sono di Gianfranco Lombardi, i balletti di Tony Ventura. Con Proietti in scena, a reggere le fila, quattro ragazzi che lui stesso ha portato in palcoscenico dopo averli avuti come alunni nella sua scuola di recitazione al Brancaccio di Roma: Sandra' Collodel, Rodolfo Laganà, Paola Tiziana Cruciani e Giorgio Tirabassl. Grande seduttore di folle negli spettacoli dal vivo, so: poi però da un lato la Rai tardava a dare risposte, dall'altro c'era il desiderio di fare il «Cirano», e cosi Io a modo mio è rimasto in attesa, sospeso per un lungo periodo. Lo spettacolo, che andrà a sostituire «Fantastico» di Pippo Baudo, parte sabato 4 gennaio su Raiuno, accavallandosi, con la prima delle sue puntate, con la conclusione della Lotteria di Capodanno fissata nella serata della Befana. grande inventore di dialoghi intrecciati con la gente, dal lontani tempi dell'one-manshow «A me gli occhi» fino a quelli di più recenti di «Come mi piace», Gigi Proietti, quando fa televisione, ha sempre paura di strafare, di invadere, di debordare attraverso il piccolo schermo. «Ma questa volta il rischio non dovrebbe esserci: ogni ospite occupa un grandissimo spazio, facendo il suo numero con me o senza di me. E poi ci sono i quattro ragazzi che mi affiancano, le ballerine, la musica: no, credo di essermi concesso degli lntevalli». Tra venti giorni Gigi Proietti finisce la registrazione di queste sei ore di spettacolo: e dopo? Come sarà dopo la sua stagione teatrale? «Dopo riprendo subito 11 "Cirano" per portarlo in tutte quelle città italiane che l'anno scorso non ho potuto raggiungere. Nel frattempo però penso alla mia regia d'opera». Cosa deve mettere in scena? «Devo fare un "Falstaff" e ne sono molto spaventato». Perché? In fondo è la sua terza regia lirica. «Si, ma purtroppo non sono un conoscitore profondo del mondo operistico e dal momento che tutti mi hanno detto che il "Falstaff" è la cosa più diffi elle da realizzare, ho cominciato a crederlo anche io e ad averne paura. Fortunatamente ho tempo fino a maggio: è allora infatti che la mia regia avrà il suo debutto all'Opera di Ginevra». Simonetta Robiony L'attore a Milano parla del nuovo show che parte il 4 gennaio su Raiuno Proietti in tv: fa a mode suo

Luoghi citati: Ginevra, Milano, Roma, Stati Uniti