La svolta di De Gregori il cantore della gente di Marinella Venegoni

La svolta di De Gregori il cantore della gente La svolta di De Gregori il cantore della gente Francesco De Gregori e Ivano Fossati nel gran finale con TORINO — Dopo tanti dir scorsi, tante polemiche intor-! no a Scacchi e tarocchi, finalmente è arrivata la tournée. Ogni volta che esce un disco di Francesco De Gregori, una grande chiacchiera si apre sul suo carattere e sulla sua cultura più che sulla sua «poetica». E' uomo di distaccato riserbo, si dice, e non a caso lo chiamano «11 principe»; sta fuori dalla bagarre discografica e dalle logiche di mercato, traspare un polemista acuto attraverso le canzoni (e ora anche attraverso interventi sul giornali), Poi, subito dopo, arriva la tournée che tira la corsa al disco, e in. scena al cantautore De Gregori viene restituita la dimensione del suo mestiere ufficiale, che è quella di comunicare emozioni attraverso musica e testi. Dopo aver scandagliato in modo tenerissimo, in gioventù, il mondo dei sentimenti e delle Idee attraverso : le vite dolci o maledette dei suol eroi, Alice e Pablo e Buffalo Bill, con la maturità il cantautore è diventato prima uno storico descrittivo con Titanio, che rappresenta il punto massimo della sua produzione e ispirazione (uno dei diselli più belli che siano mai ■tati fatti In Italia), e ora, con questo discusso Scacchi e tarocchi, che viene portato sul palcoscenici di mezz'Italia, «l'ambizione è cambiata,' la poetica si è spostata sul presente, scivolando ai confini del sociologismo, del giornalismo, del polemismo cantato. Per questo la tournée appena iniziata, che l'altro giorno ha toccato con grande successo come terza data il Palasport di Torino (organizzazione di Radioflash e quattromila spettatori), è particolarmente interessante: come verifica dell'impatto In scena di questo nuovo De Gregori che è apparso a molti improvvisamente, nonostante le copertine del rotocalchi più popolari, qualcos'altro che non un cantautore. Una delle cartucce vincenti nel carniere del concerto è la sua produzione gigantesca, e attraversandola con il gusto della riscoperta il nostro eroe si riappropria del ruolo musicale in modo abbastanza diverso rispetto al passato: De Gregori sta più al microfono e meno alla chitarra, rassicurato da una band che più perfetta non ha mai avuto, e che gli costruisce intorno arrangiamenti severi, raffinati e suggestivi, ritagliati in funzione del clima e del testo del brani. Spicca il notevole professionismo del chitarrista Vincenzo Mancuso (ex Camaleonte) e 11 grande e-discreto sax-clarino di Pascoli. Ma la musica incornicia le canzoni, da supporto alle melodie scarne senza mal prendere il sopravvento. / cowboy* suggerisce una dimensione country, Rollo e i suoi jets è un rock vero, ISO stelle un rock esagerato, L'abbigliamento di un fuochista, senza controcanto femminile, è una suggestiva ballata dove 11 mandolino allude agli antichi drammi dell'emigrazione. Artefice di questo notevole n «Sudamerica» al Palasport o a , e e è n a a 1 i e i u i i e | i n a e a a e o i e l o i a lavoro è Ivano Fossati, uno del musicisti più seri della scena italiana, che ha collaborato al disco e prodotto un paio di canzoni, e che ora sta in scena (e ci starà per gran parte della tournée) accanto al Principe come una presenza discreta ma indlspensabi le. SI scatena, da solo, in una parentesi a metà spettacolo, dove la band acquista improvvisamente una dimensione rock e nervosa per alcuni del suoi brani, tra i quali La musica che gira intorno. E in quanto a cerebralismo, Fossati non è secondo a De Gregori, anche se gli manca quella felicità di sintesi nel testi che 11 «boss» ha raggiunto (ma che ora talvolta abbandona per una inatveté* non sempre efficace). Sovente, poi, De Gregori sta solo in scena, con chitarra e armonica a bocca, dylaniano come non mai, avvolto da un'aura di poeta (di quelli antichi, non quelli che canta lui nel nuovo disco). Esegue Mannaggia la musica, che è sua e finora cantata da Ron, Terra e acqua, Atlantide. E poi la felicissima Donna cannone, e La storia al pianoforte, applaudltlsslma. Il suo pubblico ingloba ormai uri palo di generazioni: ci sono quelli che trasferiscono nella passione musicale le PFftHrte (inqu.letodinl di uomini d'oggi, ma pure, una fascia intèrèssatité e'àtiènta di giovani che si commuovono soprattutto alle vecchie storie di Rimmel dal fascino intatto (quant'è che De Gregori non scrive d'amore?), ma poi ascoltano 1 testi della polemica con maggior passione di quanto ascolterebbero le parole di un qualunque ottimo imbonitore del dibattito politico. Nel «bis», durante Viva l'Italia, i ragazzi hanno l'atteggiamento compreso ' che neanche in un comizio. Finale travolgente con Sudamerica di Paolo Conte, dove. il Principe e Fossati sprizzano l'allegria scanzonata di un happening che coinvolge tutta la platea. Marinella Venegoni Queste le prossime date della tournée di De Gregori: stasera Genova, dal 2 al 6 Milano, 9 Bologna, 10 Cesena, 12-16 Roma, 17 e 18 Pescara, 21-23 ancora Roma. «Il principe» in tournée con un nuovo disco