Scandalo delle bustarelle condannati sedici imputati

Scandalo delle'-bustarelle condannati sedici amputati Bari, la sentenza emessa dai giudici al processo delle tangenti Scandalo delle'-bustarelle condannati sedici amputati Ex amministratori e politici accusati di concussione e falso ideologico DAL NOSTRO CORRISPONDENTE ; BARI — Per lo scandalo delle tangenti alla Provincia il tribunale di Bari ha con-: dannato sedici persone (tra ex amministratori e politici) e ' ha assolto 6 del 22 Imputati per concussione, associazione per delinquere, falso Ideologico. Ha inoltre Incriminato per corruzione due Imprenditori baresi: Domenico Andldero ed Elio Zema. La condanna più severa (otto anni e 800 milioni di multa) all'avvocato Olanvlto Mastroleo, socialista, ex presidente della Provincia e dell'Unione province Italiane. Quattro anni invece al democristiano Vito Notarnlcola (ex segretario provinciale della de) e al socialista Domenico Carena (che è stato vicepresidente della Regione e segretario regionale del psi). Cinque anni e mezzo invece all'ex capogruppo socialista alla Provincia Michele Tolentino e all'ex capogruppo del psdl sempre alla Provincia di Bari Silvio Clrielli. Ancora quattro anni e mezzo all'ex segretario della de Mario Cardinale, quattro anni all'ex segretario provinciale del psl Franco Monteleone. Condannati a tre anni gli ex assessori democristiani alla Provincia Filippo Ferrante e Angelo Bernocco. Un anno e mezzo all'ex capogruppo del partito comunista Giovanni Damiani. Degli altri politici Imputati per ricettazione sono stati condannati ad un anno e quattro mesi Francesco Colavecchio (partito socialista, ex vicepresidente della Provincia), Girolamo Larovere, anche lui socialista, ex sindaco del vicino Comune di Bitonto), Luigi Ferllcchla (de, ex segretario provinciale). La sentenza è stata emessa Ieri a tarda ora, dopo una lunga, sofferta decisione della Corte. Ieri mattina c'è stata una breve replica del pubblico ministero Francesco Saverlo Nunziante, che ha confermato le sue accuse: concussione, associazione per delinquere, ricettazione, falsi ideologico e In atto d'ufficio, interesse privato. Ha risposto cosi alle arringhe della difesa che In questi giorni avevano tutti posto in evidenza che non c'era stata associazione a delinquere e tanto meno concussione. Se gli accusati s'erano lasciati corrompere, c'erano anche i corruttori. Il riferimento era agli Imprenditori che, messi alle strette da un'Inchiesta divampata circa due anni fa, avevano finito per rivelare, un gioco di tangenti alle quali erano costretti a sottostare per poter ottenere appalti di lavori pubblici. Complessivamente politici e funzionari avevano Intascato oltre due miliardi suddivisi In percentuale tra de, psl, psdi e in piccola parte pel. Al centro dello scandalo la costruzione delle scuole polivalenti, un affare di oltre 40 miliardi. Ma poi è emersa che le Imprese erano costrette a versare una tangente anche per 1 lavori di manutenzione delle strade provinciali e per la fornitura di mobili e materiale per uffici. 'Non erano tangenti, erano contributi volontari ai partiti» hanno detto più volte 1 difensori. Nella sua requisitoria 11 p.m„ come è noto, chiese dlclotto condanne per complessivi 88 anni e quattro mesi di reclusione e quattro assoluzioni per insufficienze di prove. Nell'occhio del ciclone dello scandalo c'è l'avvocato Gianvlto Mastroleo, socialista, ex presidente dell'Ammlnlstrazlone provinciale tra 11 1976 e il 1982, ex presidente nazionale dell'Unione Province Italiane. Per lui 11 p.m, chiese dieci anni di reclusione, due miliardi e due milioni di multa, l'interdizione perpetua dal pubblici uffici. La richiesta più severa, perché, secondo l'inchiesta e quindi la tesi d'accusa, era lui 11 perno di uno scandalo che a Bari era ormai diventato norma di comportamento tra partiti o uomini politici al potere, Tra l'altro Mastroleo deve rispondere anche di esportazione di valuta e di altri reati valutari. Vito Cimmarusti

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