I seducenti dinosauri di Taquet di Luciano Curino

I seducenti dinosauri di Taquet UN PALEONTOLOGO ALL'ASSOCIAZIONE CULTURALE I seducenti dinosauri di Taquet TORINO — «Il 7nostruoso fascino dei dinosauri- è la conferenza che il paleontologo Philippe Taquet, ritenuto Il maggior esperto di dinosauri, ha tenuto ieri per l'Associazione Culturale Italiana al Teatro Alfieri affollato. — Quando sono scomporsi i dinosauri, professore? •Sessantaquattro milioni di anni fa. Avevano dominato la Terra per 170 milioni di anni». — Co?He si spiega la loro totale estinzione? «Se si conoscesse la risposta non ci sarebbe più motivo di fare ricerche sui dinosauri. Ci sono due Ipotesi: quella della catastrofe e quella del progressivo cambiamento del clima. Penso sia più verosimile la seconda Ipotesi». — Che cosa affermano i catastrofe ti? «Che la scomparsa del dinosauri è avvenuta quasi contemporaneamente su tutta la Terra per l'esplosione di una stella o per l'impatto con un enorme meteorite o per qualche altro cataclisma misterioso. Ma in questo caso sarebbero scomparsi anche gli altri rettili che vivevano nella stessa epoca: il serpente, la tartaruga, il coccodrillo; sarebbero scomparsi gli uccelli e 1 primi piccoli mammiferi. Nella catastrofe di Pompei non è perita un'unica ca¬ tegoria di persone, è toccato a tutti». — Per ì gradualisti, invece, l'agonia dei dinosauri è una storia lunga. «Diciamo un milione di anni. C'è stato un raffreddamento graduale del pianeta. Ce he danno la prova le conchiglie fossili: la loro percentuale dì calcio varia con la temperatura del mare. Ebbene, le conchiglie di 64 milioni di anni fa rivelano un raffreddamento progressivo durato circa un milione di anni. y v Poi la temperatura è risalita». — Perché il raffreddamento è stato fatale ai dinosauri, non agli altri rettili e animali? «Per molti motivi. Maggiore adattabilità, diversa alimentazione, capacità evolutiva differente, alcune specie hanno imparato a rintanarsi». Il raffreddamento, inoltre, ha causato la scomparsa della vegetazione che forniva il cibo ai dinosauri erbivori. Periti questi, anche i carnivori ne hanno condwìso la sorte. — Era vasto il gruppo di questi rettili? «Ventisette famiglie differenti, una sessantina di specie diverse, e continuamente ne troviamo di nuove. C'erano gli erbivori e i carnivori, quelli lunghi poche decine di centimetri e quelli che raggiungevano i venti, trenta metri, ce n'erano di aggressivi, feroci, e di pacifici». — Che cosa ha significato la loro scomparsa, quali le conseguenze? •I dinosauri dominavano la Terra, occupavano molto spazio. Scomparsi loro, lo spazio è stato occupato dagli altri vertebrati, e vi hanno trovato le condizioni per evolversi. La nostra storia, la storia dell'uomo, dipende dalla scomparsa del dinosauri». Sono vent'anni che il professor Taquet cerca fossili di dinosauri lungo tutta la loro storia. Ha cominciato nel deserto del Tenére, nel Niger, poi in Madagascar, Patagonia, Brasile, Thailandia. I suoi studi hanno permesso di confermare la teoria dell'antica unione dei continenti: la comunità faunistica scoperta fra il Niger e il Brasile per parecchi gruppi di vertebrati dimostra che l'America del Sud rimase attaccata all'Africa almeno fino a 110 milioni anni fa. — Lei ha ricostruito dinosauri oggi esposti in musei e parchi di parecchi Paesi. Qual è il «pezzo- die più la inorgoglisce? «La ricostruzione di un cetlosaurus, lungo dodici metri e alto quattro, che è nel Marocco, nel museo di Rabat». — Com'è diventato cacciatore di dinosauri, professore? «Ero un giovane paleontologo, avevo 24 anni. Un giorno 11 direttore del mio laboratorio mi ha chiamato, mi ha detto di andare in Africa, nel deserto di Tenére, dove c'erano del geologi che avevano trovato del fossili. Aveva già il biglietto dell'aereo per me, dovevo partire tre giorni dopo. A Tenére sono rimasto sette anni». Luciano Curino

Persone citate: Philippe Taquet