L'Olp spacca la maggioranza in Regione

L'Olp spacca la maggioranza in Regione L'Olp spacca la maggioranza in Regione Una discussione protrattasi per oltre sei ore e conclusa con un voto cui non ha partecipato il pli e con il pri astenuto - La cava di Balangero: indagini in corso, ma il pericolo esiste E' diventata consuetudine di questo Consiglio regionale che ogni seduta riservi una sorpresa agitata alla fine; anzi, tutta la discussione si svolge in un clima di suspense in attesa che qualcosa accada. Ieri il motivo* è stato l'Olp, organizzazione per la liberazione della Palestina: 11 demoproletarlo Stagliano ha. presentato un ordine del giorno chiedendo che venga riconosciuto ufficialmente dal governo italiano. Subito dopo ne hanno presentato uno anche 11 pel, la de e uno congiunto psi-psdi. Tutti più o meno concordano sulla legittimità del popolo palestinese al riconoscimento, però il modo di presentare l'argomento è stato tale che ha trattenuto la discussione dalle 11 alle 5 del pomeriggio. E si è concluso con una divisione della maggioranza: il pll per protesta non ha partecipato al voto perché, dice Marchini 'questa non è la sede deputata a legiferare in materia' ; anche il capogruppo pri ha annunciato la «non partecipazione al voto» (ma poi si è astenuto sul documento unitario psipsdi ai quale si era unita an¬ che la de ritirando il proprio documento). La posizione msi-dn è stata più articolata: 'Non partecipiamo al voto sul documento unitario psi-psdi-dc — ha detto Carazzoni — prendiamo invece in considerazione, votando contro, gli altri due». Che poi sono stati uno solo, perché Stagliano ha ritirato il proprio confluendo in quello del pel che ha accettato due suoi emendamenti. Il no del verde civico Pezzana è confluito con 1 32 no (tutta la maggioranza) al documento comunista ed è stato l'unico no a quello psipsdi-dc (il pei non ha partecipato al voto). E dire che in un primo momento 11 pei aveva ritenuto di poter convergere su questo documento, con adeguati ritocchi; senonché quando le espressioni del due gruppi socialisti si sono fuse con quella democristiana, è scomparso l'accenno al «rieonoscimcno della validità di giudizio del governo italiano nella vicenda dell'Achille Lauro». Proprio la 'Validità di giudizio' aveva portato alla crisi di governo: la de non poteva accettare questa frase e togliendola si sperava di catturare la benevolenza anche del pri. L'attacco alla 'maggioranza che si sgretola' è stato serrato da parte dell'opposizione, poi la legge dei numeri ha fatto giustizia col voto. La politica internazionale non è competenza delle Regioni, ma non è la prima volta che si discute di tutto, dall'America Latina a Israele, alla Libia; poi naturalmente tutto sullo scenarlo mondiale resta come prima. Purtroppoo restano «come prima» anche argomenti sui quali la Regione ha competenza. Ad esempio il caso della cava di amianto di Balangero e 1 morti di cancro. Il tema è stato presentato con un'interrogazione del verde civico Pezzana che non è rimasto soddisfatto della risposta dell'assessore Olivieri 11 quale, pur riconoscendo che i 4500 lavoratori dell'amianto In Piemonte (compresi quelli delle industrie di trasformazione che operano soprattutto nel Casalese) costituiscono il 37 per cento della popolazione italiana 'esposta a rischio», non ha potuto dare altri elementi, perché le indagini specifiche sono in corso. Tuttavia ha ricordato che non solo l'ultimo direttore è morto, come abbiamo scritto poche settimane fa, di cancro provocato dall'amianto, ma anche il suo predecessore. I motivi di preccupazione non sono pochi.

Persone citate: Achille Lauro, Carazzoni, Marchini, Olivieri

Luoghi citati: America, Balangero, Israele, Libia, Palestina, Piemonte