Rock e bricolage nel Bodoni occupato «Senza strumenti non si può studiare»

Rock e bricolage nel Bodoni occupato «Senza strumenti non si può studiare» Continua la protesta degli studenti che presidiano la scuola anche di notte Rock e bricolage nel Bodoni occupato «Senza strumenti non si può studiare» L'agitazione contro i tagli della spesa pubblica e le carenze di attrezzature - «Questo istituto, l'unico d'Italia specializzato marti grafiche e fotografiche, non è in grado di offrirci una preparazione adeguata» Istituto per.Arti grafiche e fotografiche Bodoni di via Ponchielli: da un palo di giorni la facciata dell'edificio si è colorata di striscioni che annunciano l'occupazione simbolica degli studenti fino a domani. Una trentina lo presidia ogni notte: 'Vogliamo impegnare utilmente queste giornate — dicono —. Desideriamo far uscire la protesta dalle aule affinché chi deve provvedere alla scuola si decida finalmente a sentire'. Un severo servizio d'ordine (60 ragazzi per turno) sorve glia l'ingresso, l'accesso ai piani, ai laboratori. Bidelli e docenti controllano con discrezione. L'osservatore esterno ha la sensazione di cogliere sentimenti di simpatia per la protesta del giovani ma anche qualche preoccupazione per 11 metodo. Il programma non lascia spazio all'ozio: concerto rock in palestra «per intratttenere i più giovani, per chi si vuole riposare'. Ai plani superiori 150 studenti si alternano a rotazione nelle pulizie e nell'esecuzione di un enorme murale che si snoda per l'intero corridoio del primo piano: < Abbiamo tappatoi buchi degli infissi, lavato i pavimenti, scrostato e ridipinto i muri, con 70 chili di colore pagato di tasca nostra'. La Provincia sostiene che è stata negata all'Impresa addetta alla ripulitura la possibilità di svolgere il suo lavoro. I motivi della protesta sono di carattere generale e particolare. «7 tagli della spesa pubblica toccano anche il nostro bilancio. Non possiamo rinnovare le attressature dei 1J > 1 ' laboratori, non abbiamo il materiale, ad esempio pellicole normali e speciali, liquido e carta per le esecitasloni. Con molte macchine dei laboratori potremmo fare un museo». La scuola ha anche un nuovo e costoso scanner per la trasformazione e la lettura delle immagini, donato dalla casa costruttrice per lo sperimentale dei grafici. Ma resta inutilizzato «perché non si trovano 6 milioni per il corso di aggiornamento degli insegnanti'. Aggiungono: «La nostra è l'unica scuola specialiesata in arti grafiche e fotografiche d'Italia. Vorremmo una preparasene adeguata in questo campo che si evolve con rapidità incredibile. Come è possibile in queste condizioni?'. Il Bodoni ha 31 classi in via Ponchielli e 10 a Nichelino. Secondo gli studenti, 1 problemi sono resi più complessi dalla nuova succursale: 'Parte del fondi sono stati utilizzati per acquistare i banchi'. C'è poi la questione sicurezza «le porte di fuga §ono sbarrate', la mancanza di spazio per le assemble. La sezione sindacale degli insegnanti, in un lungo documento, dice df condividere le motivazioni della protesta. Anche i non docenti hanno approvato un documento di appoggio. Qualche nube: i professori protestano perché il preside ha staccato dal muro quest'ultimo comunicato; gli studenti sottolineano: 'C'era la polizia davanti a scuola^. Il preside Prestipino, di nuova nomina, attende nel suo ufficio che torni la normalità. .Maria Valabrega e i

Persone citate: Bodoni, Maria Valabrega, Prestipino

Luoghi citati: Italia, Nichelino