Sono nate negli Stati Uniti ma ora prosperano in Italia di Cristiano Chiavegato

Sono nate negli Stati Uniti ma ora prosperano in Italia Storia di una prova che è diventata l'anteprima della Coppa Sono nate negli Stati Uniti ma ora prosperano in Italia SESTRIERE — Le World Series — lo dice la parola stessa — sono nate negli Stati Uniti. Il motivo è semplice. Erano gli anni del grandi concorsi europei, il Lauberhorn a Wengen, l'Hahnenkamm a KitzbUhel, il Kandahar e cosi via. Gli americani si sentivano tagliati fuori. Se venivano nel Vecchio Continente su nevi diverse dalle loro, in condizioni ambientali difficili, prendevano sonore bastonate. E cosi inventarono delle gare a «punteggio 0» come i Mondiali e le Olimpiadi ed appunto le più importanti prove del calendario internazionale, per cercare di mandare avanti 1 propri atleti nelle Importantissime graduatorie Fis. determinanti per partire nel primi posti in ogni singola specialità. Il primo appuntamento venne fissato nella primavera del '65 a Vali, in Arizona. L'obiettivo venne centrato. I fuoriclasse europei continuavano a vincere (erano 1 periodi d'oro dei francesi con Kllly e le sorelle Goitschel) ma gli atleti locali potevano rimediare buoni risultati come fece quasi subito lo slalomista Heuga, diventato poi un ottimo nome a livello Internazionale. La Coppa del Mondo, inventata da Serge Lang, era al momento solo un'idea nella mente di quello che doveva diventare il grande «patron» dello sci ed avrebbe preso l'avvio solo nel 1967, tre anni più tardi. A fine stagione dunque 11 Clrcus si spostava negli Usa per queste prove un po' atipiche ma abbastanza seguite, e tutto sommato folcloristiche, che agli sciatori piacevano molto In quanto costituivano un diversivo e sopprattutto non comportavano le stesse tensioni di una gara ad Adelboden, dove si disputava un gigante tlratisslmo. Dal 1965 al '69 il programma rimase praticamente inalterato, da Vali a Sun Valley, ad anni alterni. Spuntavano talenti come quello di Nancy Greene (canadese) e nel 1968 a Bear Valley, seguendo 11 filone delle gare americane ci furono anche doe belle affermazioni degli azzurri con Gerardo Messner In gigante e Claudio De Tassis in speciale. Nel 1970 però il fascino discreto della World Series si spegneva e le gare vennero trasportate con un colpo di mano, tanto per tenerle in piedi, a Pra Loup, nel meridione della Francia. Sembrava che il tradizionale appuntamento che concludeva l'annata dovesse crollare. Ed infatti, fra problemi economici e di vario genere, per tre anni non si fece più nulla. Nel 1974 però gli americani tornarono alla carica con molte località interessate. Ancora Vali e Sun Valley, più la classica Aspen per la prima riedizione. Poi nella stagione successiva Jackson e nel 1976 Hunter. Ma le trasferte erano costose, il fatto di essere in chiusura di attività consigliava molti atleti a disertare le gare. Ragion per cui si tornò alla vecchia Europa. In una girandola di spostamenti le prove vennero disputate all'Aprica, Bormio e St-Moritz nel 1977, ad Altenmark e Crans Montana nell'anno successivo, Stelvlo, Fulpmes e Corones per 11 1979. Erano 1 periodi delle polemiche. Per trovare piste accettabili bisognava salire ai 3000 metri dei ghiacciai, 1 valori venivano sconvolti, i risultati erano presi con le molle. E gli atleti si lamentavano delle difficoltà troppo aspre che erano chiamati ad affrontare. Anche il secondo periodo quindi ebbe una fine abbastanza ingloriosa. A dare un colpo di timone ad una situazione cristallizzata fu Bormio, candidata al campionati mondiali. Il centro della Valtellina già allora attrezzato per 11 rivoluzionario innevamento artificiale pensò di riaprire le World Series, ma all'inizio dell'attività stagionale, trovando anche uno sponsor interessato, la Parmalat che iniziava la sua scalata industriale, appoggiandosi con molta perspicacia al mondo dello sport. Fu tutto sommato un bel successo e l'esperimento venne ripetuto nel 1983. Dopo dodici mesi fu la volta di Sanslcario, travagliata per mancanza di neve, malgrado l'impegno degli organizzatori. Dallo scorso anno è Sestriere a dare il fuoco alle polveri nel mondo dello sci: una edizione di rodaggio con spostamenti in Francia, il successo della squadra italiana con la bella vittoria di Toetsch hanno riportato volontà ed entusiasmo. Il fatto di disporre del maggiore impianto di innevamento artificiale europeo (a cui si è aggiunta una buona nevicata naturale) ha messo il centro invernale italiano In condì zloni di strappare la manlfe stazione che era stata asse gnata a Serajevo. E non è escluso che ne! corso della stagione anche altre gare vengano dirottate sul Colle. Cristiano Chiavegato

Persone citate: Claudio De Tassis, Gerardo Messner, Goitschel, Heuga, Serge Lang, Toetsch