World Series,oggi il via alla stagione

World ti ritrova per quattro intensi giorni di gare World Nonostante il calendario fittissimo sono prove insostituibili - Stamane il gigante femminile - Mancano le statunitensi, ma ci sono le gemelle polacche (e ora francesi) Halka - Poche speranze per le azzurre - Qui si pretende almeno una vittoria italiana DAL NOSTRO INVIATO SESTRIERE — Dicono che l'atleta sciatore sia il più stressalo fra tanti, perchè il calendario è massacrante, concentrato in quattro mesi, e gli allenamenti per 1 restanti otto diventano alienanti rincorse a un obbiettivo troppo lontano. La Coppa del Mondo è farcita di troppe gare e da quattro anni si sono ripristinate le World Series, uno sforzo e, appunto, uno stress in più. Sembra l'esaltazione del parlar bene e razzolar male, e invece proprio questa prima rassegna ha una sua funzione insostituibile. Si corrono le World Series come una prova generale della stagione, primo collaudo' vero e significativo, banco di prova dopo gli allenamenti interminabili. La vittoria ha un significato assoluto, un pò perchè distribuisce gloria e molto perchè attribuisce punti Fis identici a quelli delle gare di coppa. La sconfitta, l'eliminazione, non sono d'altro canto un fatto irreparabile, e lo choc del ritorno all'agonismo può essere assorbito bene e da tutti. Oggi si comincia con la prima prova femminile che si è saliti a tracciare sulla Banchetta, la montagna più ospitale del comprensorio. Il gigante è piuttosto lungo, forse anche troppo duro per questo avvio di stagione, e il percorso insolitamente ripido per le abitudini attuali delle spécialiste di gigante. Potrebbero quindi figurare bene le slalomiste, negli ultimi tempi surclassate dalle liberiste con minima preparazione tecnica. Sorpresa negativa il for-1 fait dato all'ultima ora dalle americane che avevano iscritto tutte le loro atlete di punta che hanno proprio nel gigante 11 miglior campo di espressione: niente da fare, vista l'assenza di un caposquadra sono state tolte dal tabellone Twardokens, Ari mstrpng, Rof fe e Me Ktnney, tutte assieme una mezza doz¬ zina di medaglie olimpiche e mondiali. Per una notizia negativa un'altra di segno opposto. Dorota e Malgorzata (o forse già. Dorothée et Marguerite) Tlalka hanno risolto la loro vertenza con la Fis. Volevano correre per la Francia con il nuovo cognome Mogore, che adesso è loro di diritto dopo il matrimonio con i due fratelli maestri di sci. La Fis sollecitata dai polacchi ha prima detto che non era possibile 11 trasferimento, 11 che contrastava con le leggi internazionali ; quindi ha ripiegato sull'azzeramento di tutti 1 punteggi e infine ha caldeggiato il compromesso poi adottato. Le due gemelle correranno ancora per una stagione con i colori polacchi, ma potranno già usare 1 nuovi attrezzi del pool francese; al mondiali di Crans Montana saranno tricolori a tutti gli effetti. ' In chiave azzurra il gigante non potrà essere trionfale, visto il completamento del ciclo di involuzione delle azzurre. L'avvento di Regruto non può fare miracoli di tipo calcistico. La più avanti col punteggi, ma soltanto vernicinesima quest'oggi è Fulvia Stevenin da troppo tempo promessa, quindi c'è la Zini che vive di gloria un po' antica, e poi la Lucco valsuslna che ha un pò deluso nella passata stag'one ma ha tempo davanti a sé. Gareggiano anche la liberista Delago, e le sialo-' miste Quarto e Magoni. Tornando all'argomento più generale di questa ripresa agonistica, la rassegna Ideale avrebbe dovuto comprendere tutte le specialità dello sci alpino, salite recentemente da tre a quattro, ma le difficoltà obbiettive di inizio stagione hanno consigliato di limitarsi alle prove su percorsi brevi. I liberisti del resto hanno avuto quest'anno le discese di Las Lenas che hanno spezzato il ritmo troppo blando degli allenamenti. Dalla prossima stagione non si tratterà più di un esperimento, ma di una conferma allargata nel tempo e nello spazio. I protagonisti rischiano di diventare gli stessi, con 11 passaggio dalla specializzazione alla polivalenza, passaggio attuato finalmente non solo sulla carta e sulla base di teorizzazioni più o meno valide, ma attuato coti basi scientifiche di preparazione differenziata. Sono ottimi atleti ma non fenomeni, OlrardelU e Zurbrlggen che riescono a primeggiare in tutte le specialità; altri nella loro scia possono diventarlo. Non è 11 caso degli azzurri che restano ancorati a programmi ben delimitati nei confini di specialità, ma dovrebbe essere la via del futuro. Bisognerà poi adottare anche In Coppa la formula sperimentata proprio nelle World Series '84, giusto in faccia al Monti della Luna, e riproposta quest'anno: prima manche che assegna 1 punteggi Fis, seconda limitata al primi trenta atleti per 11 successo nella gara. A Sestriere si aspetta, si pretende, almeno una vittoria italiana. C'è il precedente beneaugurante di Ninna Quarto nell'83, c'è l'affermazione di gruppo del maschi (Do Chiesa, Edallnl, Toetsch) nelle prove dello scorso anno. Le carte per giocare ci sono, ma sarà importante verificare cosa ha portato di cambiamenti la lunga sosta non agonistica. Il settore maschile ha una buona selezione di punta proprio in slalom e gigante. Fra 1 pali stretti il numero uno è diventato Oswald Toetsch, ma è soltanto questione di punti Fis perchè De Chiesa, 1 ormai antico guerriero azzurro, non ha perso colpi. C'è poi il geometra Edalini, pazientemente risalito nella élite del primo gruppo, e poi Giorgi, Erlacher, Pramotton, gli atleti che troviamo davanti nel gigante. In questa specialità escono infatti Edalini e De Chiesa per loro stessa nutolimitazlone e restano gli altri, tutti inseriti nel primo gruppo di merito. Era dal '74, anno del mondiali di St.Moritz, del «cinque su cinque» di Berchtesgaden, che la squadra Italiana non aveva più quattro glgantlstl tutti potenziali vincitori. Allora c'erano Helmut Schmalzl, Piero Gros, Erwln Strlcker, Tino Pletroglovanna e 11 grande Gustavo Thoeni. Forse non è un caso che adesso a guidare gli azzurri ci siano proprio gli ultimi due della lista. Nel settore femminile c'è stato un calo rispetto alle passate stagioni. E' sparita la Zini dalle prime posizioni, e sono rimaste soltanto Quarto e Magoni fra le migliori nello slalom. Ha lasciato «Steu» Dalmasso, Umonese tenace ma ormai esaurito dal lungo impegno, e lo ha rimpiazzato Guido Regruto, valdostano ancor più cocciuto che ha gestito con buoni risultati la squadra B maschile. Considerando certezze le due campionesse, l'obbiettivo è ora circondarle con buone comprimerle. Cominciare con una vittoria, rischiare senza responsabilità troppo grosse. L'appuntamento adatto si chiama World 6erle».'.flijiaijl« aatUÀjTi Giorgio Viglino Sestriere. Dall'alto del Còlle durante una gara di sci, io sguardo sf estènde all'assolato centro cittadino

Luoghi citati: Berchtesgaden, Francia, Quarto, Sestriere