Riviste in tv avanti a tutto gas

Riviste in tv avanti a tutto gas Fantastico, Cinecittà Cinecittà, Drive in: tre varietà insolitamente vivaci Riviste in tv avanti a tutto gas Baudo ora punta sui collegamenti con grandi personaggi - Gran performance della famiglia Gassman - Grand Hotel, compito di disturbo Un insolito periodo di vivacità per le riviste tv. Cominciamo da sabato, con l'enorme carrozzone di Fantastico che sembra avere spostato il tiro dalla rassegna di giovani geni (da verificare) alla passerella di collegamenti diretti con fatti e personaggi di spettacolo. Il programma resta interminabile — un premio a chi ci resiste davanti ininterrottamente, per oltre tre ore — e tuttavia ora ha squarci di brio che prima non aveva: è in parte merito di un'organizzazione che non bada a spese e recluta nomi a bizzeffe, ma il merito maggiore è di Beppe Grillo che con 11 suo contro-TO da. ogni volta un beffardo scossone al cerimoniale dell'insieme: Grillo è uno che non procede troppo per il sottile, ma la sua forza è proprio in un'esuberanza d'assalto che sarebbe assurdo limitare o soltanto attenuare. Al cospetto di Fantastico appare difficile il compito di disturbo affidato da Canale 5 a Grand Hotel. Comunque Grand Hotel si indirizza a tutt'un altro pubblico, quello della rivista tradizionale e del film ridanciano a sketch. E' un varietà anche questo di grosse proporzioni, non privo qua e In, di efficacia farsesca; gli attori sono tanti, gli ospiti di rilievo non mancano, ma di rado vengono sfruttati al meglio. Ed eccoci alla domenica sera, a Cinecittà Cinecittà, uno show dove c'è sempre qualcosa che fa spicco. Lo spettacolo è piuttosto squilibrato, avanza tra balzi e pause (e le pause, cosi in questa seconda puntata com'era stato nel debutto, continuano ad essere i balletti non necessari, le canzoni superflue, le scenette la cui rapidità non trova rispondenza in un umorismo realmente mordente). Ma poi, ripeto, ci sono le cose che vanno a segno bene: la presenza di Gassman, ovviamente, che si diverte e fa divertire con una costante presa in giro di se stesso, ora sorniona ora clamorosa; il suo sketch con Fanny Ardant — passionate amore sul set, pilotato dal regista, sotto gli occhi di decine di persone, e rapporto fiacco e impotente nell'Intimità della camera da letto — è stato giocato (da entrambi) con grande bravura caricaturale, w L'altra sera tutta la famiglia Gassman s'è fatta onore: il genero Ugo Pagliai ha rivelato Insospettate doti di attore dall'estro ironico, qui marito strapazzato a dovere, per gelosia, dalla minacciosa moglie Paola Gassman. Lietamente intanto sgrana puntate su puntate Drive In che non abbandona la fortunata formula della rivista condotta a ruota libera in cui solamente la pubblicità riesce a interrompere 11 ritmo demenziale da vecchia comica (Benny Hill ha fatto scuola) con alternanza di generose bellezze Inquadrate nella giusta prospettiva e di frenetiche esibizioni di Beruschl, Greggio, D'Angelo e soci impegnati In una gara di raffiche verbali che contengono tutto e 11 contrarlo di tutto, un linguaggio a volte inventato al volo dove caoticamente e giocondamente si mescolano antiche e nuove battute, allusioni, ammiccamenti, giochetti verbali, parodie, cavolate allucinanti e battute fulminanti; un folle incasinamento come non si era mal verificato nella compassata (e lacrimevole) storia del varietà tv, un calderone impasticciato, ribollente, ma non avaro di profumi dove vengono gettati a cuocere pure 1 critici televisivi, compreso chi vi scrive cui è riservata una particolare, affettuosa attenzione. Ugo Buzzolan Grillo, pezzo forte per Baudo