Cento milioni per un trapianto

Cento milioni per un trapianto I nuovi oneri per le Usi previsti dal ministero della Sanità Cento milioni per un trapianto Nel calcolo compresi l'intervento, l'assistenza post-operatoria e la degenza ospedaliera - Per evitare un aggravio del deficit, proposto il rimborso delle spese da parte del governo - Polemiche tra i medici: «Per ogni intervento di questo tipo, trascurati altri 20 cardiopatici da operare» MILANO — Quanto costa, un trapianto di cuore? A un paziente, specie se come Ilario Lazzari, Il falegname padovano che proprio non vive nell'agiatezza, nulla. .Come un qualsiasi mutuato — dice Alessandro Pellegrini, primario di cardiochirurgia a Nlguarda, sabato scorso al suo primo trapianto —, Paga la Usi*. Cioè la collettività. Un costo, secondo Pellegrini, che! non dovrebbe superare di molto quello di un'operazione a cuore aperto: poco più di undici milioni. Ma 11 calcolo di Pellegrini è "In difetto:' comprende solo le 6pese della cardiochirurgia. A Milano come a Pavia, a Bergamo come a Udine, spiegano che 11 conto non è semplice. Identica, però, la cifra totale. Anche se ufficiosa: l'Intervento, compreso l'espianto del cuore da traplan-; tare, arriva sul 25 milioni di lire. Molto meno che negli Stati Uniti o in Inghilterra, dove si toccano 1 60 milioni. •Negli Stati Uniti — spiega ancora Pellegrini — nel costo c'è anche il cardiochirurgo. Da noi no. Un trapianto lo pagano la Saub e i medici, con le loro équipe e il loro impegno, ivo» esiste cifra, dopo un trapianto di cuore, che possa ricompensare un cardiochirurgo.. Sul costi, e sul carichi di lavoro per le strutture ospedaliere, tra 1 medici è cominciata la polemica. C'è chi sostiene, come 11 bolognese Angelo Pici-angeli, che per ogni trapianto di cuore un cardiochirurgo deve trascurare almeno altri 20 cardiopatici da operare. Dal quattro centri dove già si sono effettuati trapianti di cuore la replica. A Padova, poche ore dall'Intervento su Lazzari, 11 primario Vincenzo Oalluccl era già In sala operatoria per un Intervento a cuore aperto. E cosi si è comportato, Ieri, a Bergamo, 11 professor Lucio Parenzan, Dati Ufficiali,.sul COStl, ancora non esistono. E quelli che si conoscono, approssimati, si riferiscono solo all'intervento di trapianto e all'espianto. Non, ad esempio, al costi della degenza ospedaliera, delle terapie: oltre 80 milioni, complessivamente, secondo 1 medici. A Firenze — 16" congresso dell'Associazione nazionale cardiologi ospedalieri — il professor Luigi Donato, direttore dell'Istituto di fisiologia cllnica al Cnr di Pisa, presidente della commissione ministeriale che ha autorizzato 11 via al trapianti di cuore in Italia, ha elencato dati e cifre. Sono 21 1 centri italiani dove si opera a cuore aperto. 3 mila — ha detto Donato — gli interventi all'anno. La potenzialità delle strutture, però, ancor prima che iniziassero 1 trapianti di cuore, era ed è di almeno 9 mila interventi all'anno. Solo se ogni centro riuscisse ad effettuare dal 350 al 400 Inter venti annui si potrebbe rispettare la statistica ottimale. Più interventi si fanno, minori sono 1 costi. In un ospedale dove gli Interventi sono pochi, maggiori sono i costi generali, Bologna, con 500 interventi all'anno, ha i costi più bassi. Ancora 1 dati del professor Donato. In un centro cardiochirurgico dove non si superino 1 250 Interventi all'anno, un'operazione a cuore aperto ha costi per 23 milioni, Ma basta che gli interventi siano 350 e 11 costo si riduce a 13 milioni. A fine dicembre *84, ultimo dato ufficiale, nel 21 centri di cardiochirurgia la lista d'attesa per interventi a cuore aperto era di ben 3 mila 414 cardiopatici. La domanda, Insomma, è superiore all'offerta. Anche se, come nota Donato, la potenzialità delle strutture sarebbe superiore. 1 La differenza tra interven¬ to a cuore aperto e trapianto di cuore, secondo le stime ufficiose, non sarebbe cospicua: una decina di milioni In più per 11 secondo. Poi, comunque, andrebbero aggiunti tutti 1 costi — ancora Impossibili da quantificare — della fase post-operatoria. A Londra, Kelth Oastle, cardiopatico deceduto quest'estate, a sei anni dal trapianto di cuore, al servizio sanitario inglese sarebbe costato 104 milioni di lire. E sempre in Inghilterra 1 costi dell'assistenza post-operatoria sono stimati in otto milioni ogni sei mesi. Ma per 1 mèdici che operano a cuore aperto, e per chi ha già Iniziato 1 trapianti di cuore, il vero problema rimane quello del pazienti che debbono essere operati. Quella lista di 3 mila 414, dal dicembre scorso a oggi, si è allungata. E tra questi non pochi, soprattutto chi se lo può permettere, sceglie la strada che porta all'estero. Costa di più, certo: ma operano subito. A Houston, Texas, è In funzione un centro .cardiochirurgico nell'area aeroportuale: cosi, 11 paziente che arriva per l'intervento, neppure ha bisogno del visto d'ingresso negli Usa. Intanto 11 ministero della Sanità ha In preparazione una statistica sui costi. Secondo una previsione un trapianto, compreso 11 periodo di degenza ospedaliera e l'assistenza post-operatoria, arri verebbe a sfiorare 1 cento milioni, Tutti a carico delle Unità sanitarie locali, già gravate da migliala di miliardi di deficit. Ed ecco che, proprio per evitare che 1 trapianti di cuore aggravino 11 deficit, c'è chi propone 11 rimedio. I costi dei trapianto — come suggerisce 11 professor Pellegrini — non più a spese delle Usi, ma rimborsati dal governo. Giovanni Cerniti

Persone citate: Alessandro Pellegrini, Ilario Lazzari, Lazzari, Lucio Parenzan, Luigi Donato, Pellegrini