I legali scrivono alla procura «Ma noi ora siamo imputati?»

I legali scrivono alla procura «Ma noi ora siamo imputati?» Continuano le polemiche al processo bis per lo scandalo tangenti I legali scrivono alla procura «Ma noi ora siamo imputati?» Gli avvocati Mittone e Striano, difensori di Enzo Biffi e Scicolone, in una lettera al procuratore capo chiedono che si faccia chiarezza dopo gli scontri verbali dei giorni scorsi - Parla Zampini 'Vorremmo' capire cosa pensano di fare in Procura. Se Intendono aprire un procedimento per calunnia nel nostri confronti, non sarebbe il caso che ce lo dicano? Slamo ancora soltanto t difensori dt Eneo Biffi (Sentili e Scicolone o dobbiamo cominciare a trovarci un legale anche noi?» Alberto Mittone non nasconde la delusione e lo sconcerto per il silenzio della procura della Repubblica. In una lettera al procuratore capo Scardulla, i due legali hanno chiesto che «si faccia chiarezza» per eliminare lo stato di disagio e ambiguità tra difesa e accusa nel processo Zampini. E' un invito che Mittone e Striano avevano già rivolto lunedi scorso: •Sappiamo che il pm Vitati ha chiesto la trasmissione alla Procura del verbale d'udtenea del 12 novembre (quella In cui i due legali sollevarono 1'.Incidente dt falso», ndr). Si sente dire che potremmo essere indiziati dt calunnia? E'vero?*. Il pm Vltarl rispose di non saperne nulla: 'Ignoro cosa voglia fare II mio ufficio. Ho chiesto l'acquisizione del verbale su disposizione del mto porti già poco cordiali tra Procura e legali. Ma è chiaro che non si può continuare su questa strada: un minimo di serenità è auspicabile attorno a questo processo già tanto tormentato. A meno che non ci si prepari a farlo saltare di nuovo. Commenta il presidente degli avvocati Cabri : 'Non capisco perché si capo. 1 legali si rivolgano a lui*. E dopo tre giorni di silenzio Mittone e Striano hanno Inviato la lettera al procuratore capo. Da via Tasso per ora non è arrivata alcuna replica, le bocche sono più che mai cucite, nessuno ha voglia di parlare di questo braccio di ferro che sta avvelenando i rap¬ continui a discutere di un problema che non riguarda neppure Torino-. Intanto in aula il processo tangenti è continuato in una calma apparente. Ieri è stato sentito Zampini sulla vicenda della Banca dati del Comune, un altro degli affari progettato e mal andato in porto:

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