Assassinato da un ex dipendente gettato in una discarica e bruciato
Assassinato da un ex dipendente gettato in una discanta e bru€iata Commerciante di Rivoli accoltellato alla schiena durante una furiosa lite Assassinato da un ex dipendente gettato in una discanta e bru€iata L'omicida, 22 anni, confessa: «Mi aveva negato delle referenze, non ci ho più visto» - Arrestato anche un fratello di 17 anni Ha ucciso con una coltellata alla schiena l'ex principale durante una furibonda lite perché gli aveva negato una referenza per un posto di lavoro. Poi, alutato dal fratello, ha nascosto il cadavere in casa per 4 ore. Alla sera l'hanno portato In una discarica è bruciato, L'assassino, Interrogato subito dalla pollala (si pensava a un rapimento dell'uomo che lui aveva incontrato poche ore prima), è caduto In contraddizioni e ha confessato 11 delitto. La vittima era un noto commerciante: Mario Armando, 45 anni, corso Kennedy 31/3, Rivoli. Vedovo, titolare di tre grossi negozi di moquettes, tendaggi e tappeti, 11 Qran Bastar di Largo S. Luigi 66 e Linea Armando, situati in corso XXV aprile 47d, e un altro a Rlvalta, via Oiaveno 59. L'omicida è Enrico Vivolo, ■22 anni, via Narzole 3, anch'egll dt Rivoli. Ex tappezziere, con ambizioni di venditore ambulante. E' accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Il fratello Massimo, 17 anni, presente al delitto, è stato arrestato per concorso, La sua posizione è al vaglio del magistrato, La vicenda ha Inizio giovedì verso le 22. La figlia dell'Armando, Alessandra, 19 anni, studentessa, telefona preoccupata al commissariato di Rivoli: 'Mio padre non è tornato a casa. Di solito avverte sempre perché ha ti telefono in auto,. Aggiunto: «E'uscito perché aveva un appunta- Mario Armando aveva 45 annmento, ho paura che gli sia successo qualcosa: Ma a quell'ora la tragedia si è già compiuta. Il cadavere del commerciante sta bruciando in una discarica di Bruere, presso la tangenziale. La polizia si mobilita. Il capo della Mobile dott. Sassi e 11 dott. Longo pensano che il commerciante possa essere stato vittima di un rapimento. Anche perché in via l'agitamento di Cascine Vica, nel frattempo, è stata ritrovata la Colf con radiotelefono. Le Indagini cominciano dall'appuntamento che nel pvcerrimavlIrivdcc ni. Enrico Vivolo: «Abbiamo litigpomeridiano l'Armando doveva avere con 11 Vivolo, circostanza riferita dalla figlia. I funzionari della questura e del commissariato di Rivoli rintracciano il giovane. «Aferio? Ci slamo visti, sì, nel pomeriggio. Abbiamo parlato di alcune cose, poi lui è andato via. Dove? Non saprei. Erano le 16 Quando si è allontanato In auto...». La risposta non è ritenuta convincente. Il giovane, emozionato, si contraddice. E la Oolf del commerciante è a 200 metri dalla sua casa. Ma la sorpresa avviene du¬ ato, poi non ci ho visto più» rante la perquisizione nell'abitazione del Vivolo, dove 11 giovane vive con 11 padre (operaio alla Fiat di Rlvalta), la madre (Inserviente a Palazzo Reale), due sorelle e tre fratelli. Sono alcune macchioline di sangue sul pantaloni a far sorgere 1 primi sospetti su di lui. Confermati più tardi da una maglietta intrisa di sangue, trovata nella pattumiera di casa. Per Enrico Vivolo e la fine. Resiste poco, infatti, alle pressanti domande del sostituto procuratore della Repubblica dott. Tinti: -L'ho ucciso io. Poi con mio fratello i l'abbiamo portato nella discarica». Sono le 2 di notte. [ In località Malrolo, al l'ondo di via Sestriere, a Cascine Vica, ci sono ancora I poveri resti del corpo della vittima, legato e avvolto in una eoper- ì ta, cosparso di benzina e dato ! alle fiamme. Sul volto del giovane nessuna emozione. Ed ecco 11 movente. Cosa era successo nella casa di via Narzole 8? •Oli dovevo 600 mila lire, lui aveva le cambiali prole- j state — racconta l'assassino, 1 fino a 2 anni fa dipendente di ' Mario Armando —; gli avevo : chiesto referenze perché avevo la possibilità di un posto da commerciante ad Ivrea. Lui me le ha negate. Abbiamo ! litigato, sono volati del pugni. E' accorso mio fratello Massimo, poi non ci ho più visto...». Nelle sue mani è comparso un coltellaccio, Un colpo solo, tremendo. Erano le 16. In una stanza accanto una sorella, Michela, 23 anni: «Ho °°nttto dei rumori, ma sono . Uscito di casa...: I due fratelli hanno subito Improvvisato un plano per sbarazzarsi del cadavere. ; L'hanno avvolto in una coperta e chiuso In un sacco. Hanno atteso quattro ore, Massimo ha acquistato una tanica di benzina e alle 20 il corpo dell'Armando è stato caricato sull'auto del padre. Infine l'atto finale nella discarica di via Sestriere, il ritorno a casa, l'arrivo della polizia, le indagini, la confessione. Giuliano Dolflnl
Persone citate: Enrico Vivolo, Giuliano Dolflnl, Longo, Mario Armando, Vivolo
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