Dalle Regioni un secco no al piano di Goria sulle Usl

Dalle Regioni un secco no al piano di Goria sulle Usi Dalle Regioni un secco no al piano di Goria sulle Usi ROMA — Il ministro del Tesoro, che ha invitato le Regioni ad utilizzare le quote del fondo sanitario '86 e '87 per la copertura della spesa farmaceutica '85, ha compiuto un'anione, t}estvat dellejprer rogativiideile Regioni, che ne condiziona le risorse e rinvia la soluzione'dei gravi proble-' mi della sanità agli esercizi successivi». In un telegramma Inviato a Goria, gli assessori regionali alla Sanità .respingono fermamente» la proposta avanzata dallo stesso Goria, che « tende a far ricadere sulla responsabilità regionale comportamenti e decisioni non ascrivlbli al livello regionale e locale». Nel rilevare che la proposta di Goria, essendo limitata alla sola spesa farmaceutica, non è in grado di evitare la paralisi del servizi, le Regioni affermano nel telegramma che «sin d'ora le responsabilità derivanti da-questa decisione sono imputabili esclusivamente al governo centrale». * Le Regioni, Infine, sottolineano .l'impossibilità di gestire il servizio sanitario nazionale il cui finanziamento è condizionato da sottostime del fabbisogno e da manovre finanziarie i cui effetti non risultano realmente Incidenti». Un ordine del giorno che riassume sostanzialmente questi concetti e stato anche presentato al Consiglio sanitario nazionale dalle Regioni che hanno minacciato di uscire dall'assemblea se non fosse stato votato, ma 11 ministro Degan, dopo un lungo dibattito, ha rinviato il problema alla prossima settimana. La polemica che contrappone Regioni e governo è stata al centro anche nel congresso nazionale del Sumal (Specialisti ambulatoriali convenzionati) che si sta svolgendo a Roma e si conclude oggi. Al lavori del congresso è intervenuto anche 11 vice segretario della de Vincenzo Scotti il quale ha affermato, fra l'ai-, tro, che l'organizzazione dello stato sociale sta subendo del' ripensamenti in quasi tutti 1 Paesi e che «àncfte in Italia lo stato sociale debba essere" basato sulla disponibilità delle risorse derivanti da una contribuzione proporzionata al reddito dei cittadini». Riferendosi alla spesa pubblica e In particolare a quella' sanitaria,.Scotti ha aggiunto che «non è sostenibile il principio di un solo prelevatore e di tanti che spendono pretendendo il rimborso a pie di lista». . n segretario del Sumal, Benito Meledandri, ha sostenuto al contrarlo che «.''ipotesi di affidare alle Regioni la responsabilità di adottare misure impositive per la sanità rientra solo nella logica di de-, responsabilizzazione del governo, di fronte al dovere di rispondere alla richiesta sanitaria pubblica, e di accentuare il divario di assistenza tra i cittadini». Coprire la spesa farmaceutica '85 con i fondi dell'86

Persone citate: Benito Meledandri, Degan, Goria, Vincenzo Scotti

Luoghi citati: Italia, Roma