Marchesi: «Bisogna reagire»

Marchesi: «Bisogna reagire» COMO NEI GUAI Il cambio di allenatore basterà per restare in A? Marchesi: «Bisogna reagire» Il nuovo tecnico, die sostituisce Clagluna, aggiunge: «Due punti con Samp e Torino per risollevarci» DAL NOSTRO INVIATO COMO —• Rino Marchesi ritorna in mischia nel momento meno opportuno. Ha rilevato 11 Como da Claguna e si ritrova una squadra decimata nei ranghi e col morale a pezzi. La classifica parla chiaro: cinque punti del quali due soltanto raccolti in casa, gli altri in trasferta. Valeva la pena di rifiutare l'ingaggio da parte del Como quest'estate e poi accettarlo in questa fase cosi critica? 'Penso proprio di sì — risponde il tecnico che ha guidato Avellino, Napoli e Inter — è più stimolante. Certo le difficoltà non mancano ma se l'ambiente saprà reagire nel modo giusto arriveranno anche le soddisfazioni. Quest'estate mi sono concesso una fase di riflessione e di studio; volevo vedere altre squadre, altre cose non inerenti alla professione. Quando i dirigenti del Como sono ritornati alla carica non ho potuto rifiutare: quando si è fuori dal campionato, si fatica a resistere, viene la voglia di rientrare e di lavorare». Marchesi sembrava destinato alla Fiorentina: c'era già un accordo sulla parola poi non rispettato dal Pontel¬ a o r e e l a ; , a i l a a ¬ lo dopo un colloquio col tecnico. Marchesi, da gentiluomo qual è, non fece polemiche, era pronto ad andare a Como ma nel frattempo la società lariaiia si era messa al riparo assicurandosi Clagluna. Per un allenatore salvare una squadra equivale quasi ad uno scudetto. Marchesi ha un precedente, il Napoli di Dirceu. Ora però trova un Como che ospita nel giro di otto giorni le due «arrabbiate» della serie A, Sampdorla e Torino. Come la mettiamo? 'Il Como deve reagire, fare punti per smuovere la classifica. Deve ritrovare innanzitutto la sua grinta e valutare attentamente la situazione: in questo momento i punti valgono doppio. Se dovessimo conquistarne due o tre a spese di Sampdorla e Torino sarebbe già un successo, in attesa di tempi migliori». Lei dovrebbe conoscere abbastanza bene questa squadra: stando a Clagluna l'ha seguita quasi tutte le domeniche. •Mi displace davvero che Clagluna abbia detto questo, lasciando capire che io aspettavo il cambio in panchina. Non è assolutamente vero: ho visto il Como soltanto in due circostanze, contro la Juventus e l'Atalanta. Cioè in tempi non sospetti. Se l'avessi voluto, avrei firmato molto prima. Di fronte alle pressanti richieste del Como, stavolta non potevo defilarmi». Mercoledì 11 giudice sportivo vi ha dato un'altra mazzata squalificando Bruno e Tedesco. Centi e Cornellusson sono acciaccati, Ouerrlnl ha appena ripreso dopo l'intervento al menisco. Oltre al problemi di classifica, si ritrova anche undici giocatori contati? •In effetti ieri a Seregno ho collaudato i resti di questo Como, perdendo per infortunio anche Mattei, sul cui recupero ho seri dubbi. Nei prossimi giorni farò il punto della situazione poi cercherò di varare una formazione che possa tenere testa alla Sampdorla. L'importante sarà creare un maggiore equilibrio fra difesa ed attacco, in casa il Como ha perso troppi punti. C'è un giocatore che conosco a fondo, come Dirceu, ci sono ragazzi in gamba come Borgonovo. Potenzialmente ha buoni numeri, cercherò di stargli vicino, ma capisco che al suo primo campionato di A ha molti problemi da risolve¬ re. Ho letto molti giudizi eloglativt su questo ragazzo ma prima voglio vederlo a fondo in allenamento. L'importante è che la squadra sia unita e reagisca: occorre un toccasana per il morale e questo può arrivare soltanto facendo le cose nel modo giusto, cioè non perdendo, contro Sampdorla e Torino. La nostra strada per un rilancio è piuttosto impervia ma noi dobbiamo percorrerla con la decisione giusta». Per salvare 11 Como, Marchesi dovrebbe guadagnare qualcosa come 160-170 milioni: un grosso sacrificio per la società larlana che peraltro tiene sempre presenti i valori del bilanci. Con l'apporto di uno del migliori direttori sportivi, Sandro Vitali, 11 Como non sconfina mai nel deficit. Giorgio Gandolfi • Pietro Paolo Virdls è ritornato a Milanello nonostante l'attacco di artrite alla schiena. A differenza del compagni non ha partecipato alla partitella maria lasciato intendere che domani dovrebbe farcela a partire per Roma. Lledholm, che ha rinunciato a! viaggio anticipato, è sembrato più tranquillo.