La lettera dell'ex leader cecoslovacco

La lettera dell'ex leader €e€oslova€€0 La lettera dell'ex leader €e€oslova€€0 Ecco il testo della dichiarazione di Alexander Dubcek pubblicato da l'Unità. Alcune asserzioni di Vasil Bildk, membro della presidenza e segretario del Comitato centrale del Partito comunista di Cecoslovacchia (Pcc), usate nell'intervista rilasciata al settimanale tedesco occidentale Der Spiegel, non corrispondono alla verità. Ha detto tra l'altro Bildk: «Ricordi anche la conferenza del Patto di Varsavia che si tenne a Bratislava nel primi giorni dell'agosto 1968. Ora le rivelo qualcosa che ancora non ho mal raccontato a nessuno... I capi del partiti e dei governi s'incontrarono di persona, e loro formularono, frase per frase: la Cecoslovacchia è sotto la minaccia di un colpo di mano controrivoluzionario ed è nostro dovere comune difendere le conquiste del socialismo. Quindi, sotto quel testo firmarono tutte le delegazioni e tutti 1 delegati cecoSiuvacchl tra 1 quali Dubcek, Smrkovsk, Cernile e io.. Il testo del documento firmato reca: «Il sostegno, la difesa e il consolidamento di queste conquiste, ottenute dai popoli con i loro eroici sforzi, con 11 lavoro pieno di abnegazione in ogni paese, sono 11 comune dovere internazionale di tutti 1 paesi socialisti. Tale è l'opinione unanime di tutti 1 partecipanti all'incontro, che hanno espresso la decisione Irremovibile di sviluppare e difendere le conquiste del socialismo nei propri paesi, di raggiungere nuovi successi nell'edificazione del socialismo... I partecipanti all'incontro hanno espresso la ferma decisione di fare tutto quanto dipende da loro per l'approfondimento della collaborazione multiforme tra i rispettivi paesi sulla base dei principi dell'eguaglianza dei diritti, del rispetto della sovranità, e dell'Indipendenza nazionale, dell'Intangibilità territoriale, della collaborazione e della solidarietà fraterne». Nel testo del documento non si trova l'espressione «la Cecoslovacchia è sotto la minaccia di un colpo di mano controrivoluzionario». Il 4 agosto 1968 dichiarai alla televisione: «... la nostra presidenza del Ce e del Pcc ha assolto 11 compito che le era stato affidato dal Comitato centrale e da voi tutti... Oltre al documento pubblicato non sono state adottate altre conclusioni, di nessun genere». Si noti: a Bratislava non vi fu una riunione del Patto di Varsavia, vi fu bensì un incontro tra alcuni partiti comunisti e operai di paesi socialisti. Non partecipò il Pc di Romania. Ha detto inoltre Bildk: «D'altronde, lei sa che all'inizio dell'agosto 1968 era già tutto pronto per l'istituzione di campi di concentramento in Cecoslovacchia riservati agli oppositori delle forze di destra?». Niente del genere era stato approntato, e tanto meno «per gli oppositori delle forze di destra». Vero è che la stessa presidenza e il Ce del Pcc approvarono un giudizio politico sul pericolo di destra per la causa della rigenerazione del socialismo. Su istruzione del presidente del govèrno venne elaborata una proposta di provvedimenti per l'isolamento politico di persone, in caso dì eventuali sortite aperte con¬ tro il socialismo. La proposta avrebbe dovuto essere discussa insieme da: Svoboda, Cemik, Dubcek e si sarebbe poi dovuto decidere. L'incontro non vi fu, a causa dell'intervento delle truppe di alcuni Stati del Patto di Varsavia. Provvedimenti contro le manifestazioni antisocialiste erano auspicati dagli alleati e dai rappresentanti più radicali presenti nella direzione del partito. Sicché è falsa l'affermazione di Bildk. Corrisponde a verità il fatto che su mia proposta i compagni Kolder e Indra, con una decisione della presidenza del Ce e del Pcc, vennero incaricati di elaborare e presentare una proposta di provvedimenti dopo gli incontri di Ciernd e di Bratislava. Fino all'arrivo delle truppe non presentarono alcuna proposta. Alexander Dubcek

Persone citate: Alexander Dubcek, Dubcek, Svoboda, Vasil Bildk

Luoghi citati: Bratislava, Cecoslovacchia, Pcc