Prima assoluta a Mosca Reagan in diretta alla tv di Fabio Galvano
Prima assoluta a Mosca Reagan in diretta alla tv La stampa delFUrss non nasconde l'ottimismo dopo il vertice Prima assoluta a Mosca Reagan in diretta alla tv DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Reagan in diretta televisiva, come mal prima d'ora era accaduto, che parla sorridendo e non con l toni abitualmente attribuitigli In Urss di «signore della guerra», protagonista incensurato (con la dichiarazione ginevrina) del suo più lungo discorso sui teleschermi sovietici; Oorbaciov impegnato in una valutazione «a caldo» del vertice, senza le lunghe e misteriose giornate di riflessione del suol predecessori, capace di reggere con disinvoltura il fuoco di domande della stampa internazionale, disposto ad affrontare argomenti che le orecchie sovietiche non sono use a udire. Al di là del risultati di Oinevra, che dato il pessimismo moscovita della viglila possono loro apparire più positivi di quanto la realtà giustifichi, i russi escono dal tunnel del summit sorpresi e eccitati, anche inorgogliti dal loro leader, sicuramente con speranze nuove. E' un sentimento diffuso, che non emerge soltanto dal ristretti circoli degli «addetti ai lavori», e non si limita alla curiosità (reale) per uno scenarlo che ha fra l'altro proposto al pubblico di casa una Raissa Oorbaclova in chiave occidentale, comprimala e non semplice comparsa. Le settimane e i mesi a venire potranno forse Inasprire 11 dialogo fra le superpotenze riportandolo alla quotidiana polemica del tempi recenti, o vanificare i piccoli progressi ancora sottoposti all'esame della reciproca buona volontà; ma persino la casalinga russa trae l'impressione, dall'inconsueta girandola di notizie e di sorrisi, di fotografie e filmati, che la catastrofe nucleare sovente preconizzata dalla leadership sovietica oggi appare, da sotto le mura del Cremlino, un poco più distante. «Dopo anni di speranze tn un cambiamento per il meglio — hanno sottolineato le Izvesttja — il fatto stesso che i due leader si stano stretti la mano, abbiano sorriso e si siano scambiati osservazioni cortesi è stato un segnale incoraggiante». Mosca ha abbassato la soglia delle sue aspettative: il vertice, ritenuto In passato «inaccettabile» se non avesse risolto specifici problemi di armamenti e se si fosse ridotto a occasione d'In¬ contro per i due leader, è osservato con prudente ottimi-, smo proprio sulla base del rapporto personale creatosi fra Reagan e Oorbaciov. ì La Pravda, che come gli altri giornali ha pubblicato in prima pagina e per il secondo • giorno consecutivo una fotografia delle due delegazioni a colloquio, osserva sotto un titolo enigmatico («Ginevra: oggi e domani») che «la sicurezza va ricercata lungo le linee degli accordi politici»;" ed è senza l toni apocalittici del passato che tocca, in sin-' toni a con Oorbaciov, il tema delle «guerre stellari». Quando la tv ha interrotto ieri l suoi programmi, per collegarsi con Ginevra, l'immagine di Reagan e Gorbaciov che chiacchieravano rilassati («un quadro strano», l'hanno' definita molti sovietici) e le solenni parole introduttive dello speaker hanno subito dato la sensazione che Mosca stesse lanciando un segnale nuovo. Fabio Galvano
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