Rapporto di Reagan agli alleati Giudizio unanime: un successo di Renato Proni

Rapporto di Reagan agli alleati Giudizio unanime: un successo Rapporto di Reagan agli alleati Giudizio unanime: un successo Il Presidente ha parlato per 25 minuti - Un attentato delle «Cellule comuniste combattenti» I DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — La Nato da anni non è mal stata così unita dietro la «leadership* americana come adesso, in seguito all'esito del vertice Reagan-Gorbactov, di cui ti presidente americano ha dato un «rapido resoconto» (25 minuti), ieri pomeriggio al Consiglio atlantico. Erano presenti all'incontro durato un'ora e mezzo undici capi di governo sul quindici invitati, fra i quali Margaret Thatcher, Helmut Kohl e Bettino Craxl. Net loro Interventi tutti i capi delle delegazioni del Paesi alleati hanno definito «un successo» il summit di Ginevra. L'arrivo, verso le 15,45, di Ronald Reagan all'aeroporto dt Zaventem, accolto da re Baldovino, è stato turbato dallo scoppio di un ordigno esplosivo contro la sede della società Motorola, che fabbrica anche sistemi per le comunicazioni militari, nel quartiere di Boitfort, a una ventina dt chilometri dal quartier generale dell'Alleanza. L'air tentato, che ha provocato danni all'edificio ma nessuna vittima, è stato rivendicato con alcuni volantini dalle «Cellule comuniste combattenti: un'organizzazione eversiva belga responsabile dt più di venti azioni terroristiche tn pochi mesi. Dopo la riunione del Consiglio atlantico, fonti Nato hanno dichiarato che «tutti gli argomenti trattati a Ginevra sono stati brevemente illustrati dal presidente Reagan, dall'Iniziativa per la difesa strategica ("scudo stellare", ndr), alle "crisi regionali"». Le delegazioni hanno registrato con particolare in¬ teresse che «il dialogo è rlpre-' so». Il più esplicito è stato il cancelliere tedesco Kohl, che ha dichiarato: «Il rapporto stabilitosi a Ginevra tra 11 presidente Reagan e 11 leader sovietico Oorbaciov lascia credere che in avvenire la loro intesa personale condurrà alla concretizzazione degli accordi di principio elencati nel comunicato finale dell'incontro». Di fronte al Consiglio Nato, Reagan ha rivendicato che il summit è stato «un successo» e i capi delle delegazioni alleate lo hanno pubblicamente ringraziato per la sua missione di pace e per la «flessibilità» da lui dimostrato nei colloqui con Gorbaciov. Il ministro degli Esteri tedesco Hans Genscher ha poi commentato: «Non avevo mal assistito a un Con- sigilo atlantico in cui c'era un tale consenso di giudizi. Anche 1 Paesi che non erano rappresentati dai capi di governo (un'allusione alla Spa-' gna e soprattutto alla Grecia' che spesso sollevano problemi; In seno all'Alleanza, ndr) erano concordi nel valutare positivamente 11 risultato del vertice di Ginevra». La Nato riassume questa' nuova fase dei rapporti Us.aUrss con il riconoscimentoj che Ut sua coesione nelle deci-' stoni in passato (come sull'In*', stallandone degli euromissili)' è stata utile perché sempre accompagnata da una decisa' volontà dt dialogare con Mosca. Di conseguenza, oggi la Nato appare più salda, anche se i suol problemi interni, come a Ginevra Mosca-Washington, non sono stati risolti. \ ' Kohl, come altri capi di governo, ha fatto notare che, non ci ti poteva attendere dl\ più dall'incontro tra i due', leader delle grandi potenze e che il comunicato finale rispecchia anche gli apprezzamenti europei su alcuni problemi. Segno, questo, che le consultazioni interalleate' hanno recato i loro frutti. Quanto durerà l'atmosfera* quasi idillica in seno alla Nato non è possibile dirlo e. anche i capi dei governi allea- j ti non erano pronti a fare previsioni, meno che generiche,: sulla prossima soluzione diproblemi internazionali.. Hanno espresso il loro plauso: a Reagan e con questo volevano soprattutto incoraggiarlo verso nuove trattative* . Infatti, in una dichiarazione diramata ai giornali, il segretario generale dell'Allean-za Lord Carrlvgton ha dichiarato: «Ginevra non è la. fine di un processo ma, speriamo, l'inizio di una fase, nuova e pia costruttiva». Renato Proni ;. Bruxelles. Re Baldovino del Belgio osserva sorridendo Nancy Reagan che si alza il bavero della pelliccia per proteggersi dal freddo e dal nevischio. A sinistra il presidènte americano.

Luoghi citati: Bruxelles, Ginevra, Mosca, Washington