Lui, lei e la «Romana»

Lui, lei e la «Romana» OMAGGIO A MAFAI E ALLA MOGLIE Lui, lei e la «Romana» Con una mostra dedicata a Mario Mafai (Roma 19021965) e alla moglie Antonietta Raphael, ebrea lituana di Vll'1900-Roma 1970), la Galle"'-"Iso (piazza Carlo Fejn soltanto ne rievoca lt. .e,iire — rispettivamente a vent'anni e a dieci dalla loro scomparsa — ma vuole anche rendere testimonianza di un momento tra 1 più significativi, e ovviamente irripetibili, dell'arte italiana del nostro secolo, passato ormai alla storia col nome di «Scuoia Romana*. Privi del puntuale riscontro anagrafico, sono tuttavia rimasti fuori mostra altri due dei suol naturali protagonisti: Gino Bonichi, detto Scipione (Macerata 1904-Arco 1933) e lo scultore Marino Mazzacurati (Cantera, BO, 1904-Parma 1969). E v'è da rammaricarsene perché avrebbero certo contribuito a chiarire in tutta la sua portata la vicenda che — al di là delle autonome anticipazioni d'un Lorenzo Vianl e d'un Roberto Melli — ha portato alla svolta decisiva un intero filone della cultura figurativa italiana del Noce vento destinato a svilupparsi in senso espressionista. Scipione e Mafai, dunque, con Mazzacurati, ma con un apporto tutto suo anche Raphael, da qualcuno non a caso definita -presenza ignorata, ma forse determinante della cosiddetta Scuola Romana». Antonietta aveva lasciato ancor bambina la sua terra natale, per rifugiarsi a Londra dove aveva studiato scultura con Jacob Epstein, per scendere nel 1924 a Roma e recare l'esplosiva carica del suo colorito mondo orientale e l'ornato gusto di Bisanzio. Ne contagiò la visione di Mafai cui fu ben presto vicino e quella del suol amici; e di Scipione in particolare che dal «realismo magico» s'era già volto verso certe ascendenze barocche che gli filtravano l'appassionata cultura formatasi sui modelli del Greco, di Goya e Tintoretto. Fu infine Mafai a testimoniare con 1 suoi Cortei e le Demolizioni il suo impegno di artista civile, lasciandosi poi alle spalle le immagini d'un delicato disfacimento d'ogni cosa umana.. La mostra, d'altra parte, muove tanto per Mafai quanto per Raphael dalla fine degli Anni 30-inizio Anni 40 comprendendo il periodo in cui i due artisti, con le loro bimbe, avevano trovato generosa ospitalità presso ring. Alberto Della Ragione, a Genova. Proprio in questi giorni una mostra guttuslana (ordinata da Luciano Caprile a. Villa Croce) mette a fuoco quegli anni.. an. èra. «Osteria romana», un olio su (avola di Mario Mafai (1943)

Luoghi citati: Genova, Londra, Macerata, Parma, Roma