Saper spendere Canna o barbabietola?
Canna o barbabietola? Saper spendere Canna o barbabietola? L'esperta di alimentazione smentisce che il prodotto finale, lo zucchero, sia diverso Molti dubbi e prevenzioni sugli alimenti sono stati su-1 peratl o si sono trasformati In questi ultimi tempi. Ma altri se ne sono aggiunti, dovuti in gran parte all'uso indiscriminato e non sempre controllato di antiparassitari, che possono anche dati-, negglare la salute del consumatore, all'aggiunta, di additivi e conservanti sul quali l'uomo della strada ò ancora troppo poco informato, oppure anche soltanto alla cu-, rloslta che una maggior at- ! tenzlone nel cibi può suscitare. Ma anche le curiosità sono tutt'altro che disprezzabili,' perché, In molti casi derivano da una virtù da noi sempre esaltata come dote esemplare del consumatore: esercitare l'unico suo potere, cioè l'arma del confronto, del prezzi nella scelta degli alimenti.'. Annamaria scrive: «Mi è stato detto che lo zucchero di canna è senza alcun dub-. bio migliore dello zucchero ricavato dalla barbabietola. Non sono in grado di sapere se è vero o no e rivolgo il quesito ad un vostro esperto. Anche perché quando sono andata per comprare lo zuc- cheto di canna, ho scoperto che non costa poco. Quindi per me, consumatrice econo- j| ma che ancora riconosce la virtù del risparmio, la scelta ! in base al prezzo è importante, a meno che non ci sia una ' reale e sostanziale differenza tra prodotto e prodotto e un vantaggio, evidente, piti per la salute nell'alimentazione, che per il portafogli». La prof. Luciana Mortelo Guidetti, docente universitaria di scienza alimentare, chiarisce 1 dubbi della lettrice e sfata anche un'Idea. Sostiene: «E' opinione assai diffusa che lo zucchero. estratto dalla canna sta qualitativamente superiore a quello ottenuto dalla barbabietola. Il saccarosio, cioè' lo zucchero comune, si ottiene da ambo le fonti attraverso una serie di trattamenti quali, fra gli altri, frantumazione, filtrazione, j| concentrazione, raffinazione. Ne deriva un prodotto di purezza totale, bianco brillante e reso azzurrino dall'addizione di piccole quantità di colorante ritenuto Innocuo (ecco la risposta anche per Giuseppe Mariano di Plnerolo, n.d.r.), atto a neutralizzare 11 colore giallognolo che resisterebbe Precisa meglio l'esperta: «Per 11 chimico che esegue le analisi non esiste, nel prodotto finito, alcuna differenza di composizione fra lo zucchero di canna e quello di barbabietola. Per il nutrizionista 11 saccarosio è fornitore di "calorie nude", rappresentate cioè da soli gllcldt solubili (quindi a rapido assorbimento), privi di elementi plastici (protldl) e protettivi (fattori vitaminici e minerali). «Allo stato greggio, prima della raffinazione, quando ancora la colorazione dello zucchero è giallo rossastra,' lo zucchero di canna ha un contenuto In ceneri legger^ mente maggiore di quello di barbabietola e un profumo più gradevole. La presenza o meno di piccole quantità di ceneri nello zucchero non: migliora né modifica minimamente la composizione della dieta delle popolazioni industrializzate, In quanto la varietà degli alimenti consumati soddisfa ampiamente 1 bisogni globali, in un equilibrio qualitativo e quantitativo con frequenza superiore at livelli racccr, mandati-. Conclude la prof. Luciana Morlslo eludetti: «Saccarosio si può ottenere anche da altre fonti, ad esemplo, dall'acero zuccherino del Canada e da alcune varietà, di palme. I prodotti ottenuti nano caratteristiche organolettiche particolari, dovute alla presenza di eteri e acidi organici. Molto profu-, mato e di sapore gradevole è lo zucchero dell'acero, 11 cui prezzo però e assai più elevato rispetto a quello dello zucchero comune e lo rende, di conseguenza, un prodotto di lusso». Simonetta I
Persone citate: Giuseppe Mariano, Luciana Morlslo, Luciana Mortelo Guidetti
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