Lei donerebbe il cuore? di Angelo ContiMarina Cassi

Lei clonerebbe il cuore? Rapida inchiesta sull'onda dell'emozione per i primi trapianti italiani Lei clonerebbe il cuore? Quasi il 90 per cento degli interpellati si è dichiarato pronto ad autorizzare il prelievo - Più generosi i giovani: «Un gesto logico e naturale» - Qualche perplessità fra gli adulti: «E' una pratica che non convince» - Un impiegato: «Un modo per ribadire che la morte si può vincere» Torino è generosa. Secondo una rapida Inchiesta, quasi 11 90 per cento degli interpellati si è dichiarato disposto a donare il proprio cuore per un trapianto. Senza remore 1 giovani; qualche perplessità, Invece, fra gli adulti, in particolare quelli di una certa età, più restii a disporre (soprattutto In mancanza di un pa- ' re re del diretto interessato) degli organi di un figlio: ap- ' pena 11 46 per cento si è dichiarato pronto a rispondere \ favorevolmente a una richic sta del sanitari, mentre 11 SO per cento ha espresso qualche dubbio, senza decidere per 11 si o per 11 no. Negative le risposte degli altri. I più convinti, dicevamo,: appaiono 1 giovani. Davanti all'Alfieri quasi tutti gli studenti non hanno riserve. •Certo che donerei il mio cuore. L'idea non mi spaventa assolutamente. Lo trovo logico e naturale. Ne sarei persino, ■fiero» spiega Marco Oanepa, < 17 anni, mentre armeggia In- j torno alla sua moto. Luisa, 16 anni, gli fa eco: «Finire la propria vita con una buona azione non è da tutti. Ho già spiegato ai miei genitori che ero disposta a donare reni e cornee, adesso che è possibile, donerei anche il cuore». Federica, 18 anni, ha qualche remora: »E' difficile pensare a qualcosa di più esclusivo del cuore: certi condieionamenti del passato, di un modo di pensare, non si ponevano per i reni o per le cornee, ma ora è difficile non avvertirli: Comunque la scelta finale sarebbe sempre quella «di autorizzare il prelievo. Non ci può essere egoismo in queste cose: Via Roma. Nel passeggio pomeridiano di tanta gente c'è spazio anche per parlare di cuori. -Non lo donerei perché lo vieta la mia religione — spiega Vincenza Lo Russo, 28 anni, casalinga —. Sono una testimone di Oeova e non posso disporre degli organi del mio corpo: Michele Rlzzuto, 24 anni, studente di Ingegneria: «Tutto sommato è un argomento troppo importante per lasciarlo al caso. Ci vorrebbe una legge, molto semplice: l'espianto di un organo deve essere sempre possibile, salvo precisa richiesta opposta del donatore o dei suoi famigliari. In pratica si eliminerebbe la necessità di autorizzazioni, a volte complesse se si devono ottenere in breve tempo: Il discorso assume, a volte, anche toni più leggeri: «Nessun problema ad autorizzare il prelievo — spiega. Carla Flore, 19 anni, commessa — anche se c'è sempre il rischio che il mio cuore finisca in cattive mani. Non vorrei proprio che battesse nel petto di un rapinatore o di un delinquente». Per 11 no deciso è Carmelo Moretti, 26 anni, pubblicitario: «Mi rendo conto, razionalmente, che è un assurdo, ma non me la sento. Un rene sì, anche una cornea. Ma il cuore no. E' troppo mio: Cesare Rocchi, 40 anni, impiegato Enel, ha Invece riserve sul sistema di accertare l'avvenuta morte cllnica: «Credo di aver capito che il corpo del donatore viene mantenuto artificialmente in vita per 12 ore prima dell'espianto. Ma alla fine di queste dodici ore cosa succede? Il chirurgo asportando il cuore decreta la morte del paziente. E' una pratica che non mi convince». Le stesse perplessità per Matilde Anfosso, 47 anni, «di professione madre di quattro figli: Proprio la soglia fra la vita e la morte è la motivazione del suo no: «Se mio figlio fosse già cadavere non avrei perplessità. Ma non me la sentirei mai di autorizzare un medico a staccare la spina». Alfredo Risso, 28 anni, Impiegato, spiega 11 suo si con un ragionamento quasi filosofico: tuonare il cuore è un modo per ribadire che la morte si può sconfiggere. L'ennesima dimostrazione che, alla fine, vince sempre la vita». Angelo Conti Marina Cassi

Persone citate: Carla Flore, Carmelo Moretti, Cesare Rocchi, Marco Oanepa, Matilde Anfosso, Michele Rlzzuto, Vincenza Lo Russo

Luoghi citati: Torino