Un «super» Platini tra Venezia e Parigi

Un « super» Platini tra Venezia e Parigi I raid del premiatissimo asso francese Un « super» Platini tra Venezia e Parigi Chi si fotte trovato a pattare ieri mattina pretto assai rulla Riva degli Schiavati,; dove tono i grandi alberghi di Venezia, avrebbe vitto le acque fredde della laguna solcate da un motoscafo velóce, con a bordo un «old patteggerò oltre al pilota. Il passeggero era Michel Platini/ andava nel poeto di terraferma più. vicino all'aeroporto: un'auto lo aspettava per portarlo sotto un aereo privato, pronto al decollo per Parigi, dove lo aspettava un'altra auto./ Centro della città, premiamone della «scarpa d'oro» come miglior cannoniere del nostro campionato, ancora auto, ancora aereo, ritorno a Torino, allenamento. Platini si è presentate al campo Cambi alle 15,30, pronto a scendere sul terreno, è stato esentato da Trapattoni, importante però che lui fosse li con gli altri, come gli altri. Sabato scorso, a Parigi,'Platini ha portato la Francia-calcio in Mestico, con i «voi gol. Domenica è rimasto in qualche posto, per fatti suol, lunedì è arrivato a Venezia per ti decennale del premio Diadora (lui è stato «atleta d'oro» nel 1984), ha fatto la vedette nella lunga e bella cerimonia di premiazione., affollata come forte nessun altro «gala» sportivo al mondo, nonottante l'assenna del tre premiati di quest'anno, Spencer internazionale, Numa nazionale e Vialli speranza. Ha sorriso,, ha fatto ridere, ha parlato in italiano con quasi tutti, in francese con Bernard Hinault, in inglese con Michael Spinks, in televlsivese con De Laurentils che lo ha intervistato prima per,i privilegiati del teatro Goldoni, poi (stesse domande o quasi, siamo o no in democrazia?) per lo show che andrà in onda stasera a Mercoledì Sport. Due volte l'attrice francete Corinne Cléry gli ha chiesto pubblicamente, in italiano, cosa farà ne} luglio 198$; confidando di avere come bella donna preziose indiscrezioni sul futuro del Nostro. Due volte Platini ha saputo non rispondere con ciotte, fingendo ttupori per la domanda, rovesciandola in maniera galante addotto'alla bella creatura («E lei, cosa tara nel luglio '88? Possiamo parlarne Insieme quando non ci sarà tanta gente?»). Chi si fotte trovato a postare appunto in quel teatro avrebbe'notato, da Platini in' giù (o in su, per chi non 6 d'accordo con noi sulla leadership del francese, felicemente ipervitale), come e quanto è cambiato l'atleta, in senso comportamentale. Non si tratta di una novità, 'però mai la rassegna era stata così completa.. Platini spettò, in tre lingue, su tanta gente che te la cava benissimo in almeno una lingua. Il pugile negro Michael Spinks, ad etempio, è parto l'antitesi totale del pugile diciamo «classico», tuonato, goffo, tutto tonisi condiscendenti. Elegantissimo, è sembrato uomo di mondo, ansi di impennando, bel gigante, che magari fa ariche itpogils, sicuramente Platini e Bcarzot, brindisi a Venezia fa, e bene, un tacco di altre cote. Non uno degli sportivoni interpellati è sembrato un muscolare e basta, e Catarina Pollini ha conservato la calma di una guru di fronte all'attrice francese che le chiedeva te la sua alta statura le era stata di giovamento nel basket. Platini tu tutti, però Platini campione, nel sento statistico, di un po' tutti. Da notare, fra l'altro, che la Francia ha fornito alla sfilata veneziana di personaggi il più f^rté calciatore del mondo, il più forte pilota (Prott), il pili forte ciclista (Hinault): e sembrava di essere tornati indietro ai tempi in cui la Francia era una potenza sportiva e anni si pensava che sport fotte una parola francete; Già, la'sfilata di premiati e premiandi: Simeoni e la Canins, Ortis e Coe (tantissimo bravissimo Coe), Pizzolato e Mei, Oliva e Franceschi, Maser e Corti, e dunque sopportate le attente—polemiche? — di Cova, degli Abbagnaìe, di Mennea. E Nebiolo che ha annunciato la maratona lagunare, e messa Nazionale di Bearzot (Zoff, Cabrlni, Bettega, Scirea, Selvaggi, Tardetti, Galli, Massaro), e Bearzot che ha finalmente ammesto che in Messico si farà bene. E Bagnoli con Trapattoni, non un caldo incontro tra fratelli ma un serio contatto fra colleghi e ciononostante amici.. E Campana a proporre a Bettega la presidenza dell'associazione mondiale calciatori. Un inventario che, In omaggio a Plàtini, si potrebbe definire alla Prévert, ricordando le filastrocche del poeta francese che sfamò i primi nostri bitogni culturali dopo la fine della guerra. Tutti poi vestiti all'ultimissima moda, e trasudanti denaro in maniera, cosi ci pare, chiara, onesta o comunque incolpevole* . - Gian Paolo Ormezzan©