«Sì, abbiamo ucciso Klinghoffer mentivamo per ordine di Abbas » di Vincenzo Tessandori

«Sì, abbiamo ucciso Klinghoffer mentivamo per ordine di Abbas » Domani i dirottatori della «Lauro» saranno processati per le armi «Sì, abbiamo ucciso Klinghoffer mentivamo per ordine di Abbas » dal nostro inviato |dal nostro inviato GENOVA — Hanno negato, a lungo, l'omicidio e nessuno capiva perché rifiutassero perfino l'evidenza. Poi, l'altra sera, hanno ammesso anche quello. E hanno spiegato: «Obbedivamo ad Abu Abbas, lui non voleva si parlasse di quell'uccisione». Quando a Magled Youssef al Molql chiesero perché, In quel pomeriggio maledetto, suìl'.Achille Lauro» che incrociava davanti alla costa siriana, avesse assassinato Leon Klinghoffer, anziano turista, paralitico, ebreo, americano, 11 palestinese rispose: 'Non ho ucciso nessuno». Chiesero ad Ahmad Marrouf al Assadl 11 perché di quell'omicidio, e rispose: •Non abbiamo sparato». Volevano sapere da Jbrahtm Patayer Abdclatlf chi avesse fatto fuoco, e rispose: .Non ci sono state vittime». Domandarono a Bassam al Ashker chi avesse dato l'ordine di uccidere, e rispose: 'Nessun ordine, nessun morto». Appena accennavano all'omicidio, gli inquirenti Italiani per giorni si erano sentiti dare l'Identica risposta: 1 quattro palestinesi, arrestati a Slgonella, avevano ostina- a Slgonella, avevano ostinatamente negato l'uccisione, Indifferenti alle contestazioni mosse dal giudici e alle deposizioni del testimoni. Negavano quel «particolare», spesso non ne volevano neppure parlare, malgrado l'atteggiamento di collaborazione con gli Inquirenti italiani mostrato sin dal primo momento. •Siamo soldati palestinesi», avevano subito detto, e 11 fatto di essere •prigionieri» rientrava nel prevedibili rischi di una guerra. Abbas aveva dato l'ordine di tacere perché senza quel morto, all'Improvviso diventato cosi scomodo, fanno capire gli Inquirenti, era convinto di risolvere la situazione e recuperare 1 suol mechablin, fra 1 migliori, del Pronte di liberazione della Palestina (Flp) e per questo scelti per un'azione che avrebbe dovuto fruttare al «falco» Abbas la leadership In seno all'Olp. I legami fra Vasser Arafat e Abu Abbas, o meglio, la complicità presunta fra 11 leader riconosciuto dei palestinesi e l'irrequieto guerrigliero, sono stati ripetutamente smentiti dal vecchio capo. Secondo fonti Israelia¬ Ine, però, Arafat avrebbe ne, però, Arafat avrebbe sconfessato l'operazione soltanto a fallimento avvenuto: •Allora comparve Arafat in veste di 'mediatore' pronto a fare il possibile per ottenere una felice conclusione dell'episodio». Del resto, In un primo momento, 1 responsabili dell'Olp avevano prudentemente temporeggiato, sottolineano ancora gli israeliani. E ricordano la dichiarazione dell'll ottobre a «Radio Montecarlo» attribuita ad Hanl al Hassan, consigliere politico di Arafat, sull'assassinio di Klinghoffer: .Abbiamo chiesto ai quattro combattenti se qualcuno dei passeggeri della nave era stato ucciso. La loro risposta è stata negativa. Ci sono, quindi, due possibilità: la prima è che l'uomo si sia buttato giù dalla nave per paura; che l'uomo sta sceso nel porto di Alessandria». Che l'anziano turista fosse paralizzato, si sottolinea ancora, sarebbe stato negato dallo stesso al Hassan: •Credo che questa sia una grande bugia di Perés che vuole incoraggiare un atteggiamento internazionale favorevole. Abbiamo interrogato i quat¬ Uro combattenti e hanno ri- tro combattenti e hanno risposto di non aver visto nessun uomo paralizzato su una sedia a rotelle». E da Gerusalemme ricordano come a Porto Sald, Incontro alla «Lauro» con Abbas sarebbe andato anche Sald Kamal, nome In codice »Zuhdi», consigliere diplomatico dell'Olp al Cairo. Il «gruppo Lauro», ormai, e stato smascherato e i protagonisti di parte palestinese di questa vicenda sono stati formalmente accusati del dirottamento e di concorso in omicidio. Quelli come Abbas. o il molto sedicente armatore greco Petros Ploros, che hanno evitato l'arresto, forse, avranno i loro problemi con la commissione d'inchiesta dell'Olp, ma gli altri, finiti in mano alla giustizia italiana, si preparano a subire i processi. Alcuni già domani saranno in aula per l'introduzione delle armi e dell'esplosivo in Italia; sono i quattro dirottatori oltre a Mohammed Abbas, si dice cugino non stretto di Abu Abbas: fino all'altro giorno, aveva ostinatamente negato di far parte del gruppo. Vincenzo Tessandori

Luoghi citati: Alessandria, Cairo, Flp, Genova, Gerusalemme, Italia, Magled, Montecarlo, Palestina