Ulster, monito dei protestanti «Faremo il tiro al bersaglio» di Paolo Patruno

Ulster, munito dei protestanti €<Faremo il tiro al bersaglio» L'accordo Londra-Dublino scatena la reazione dei lealisti Ulster, munito dei protestanti €<Faremo il tiro al bersaglio» Forze paramilitari annunciano che spareranno sui rappresentanti del «Consiglio intergovernativo» • Sabato manifestazione a Belfast - Una speranza dagli irlandesi che vivono in Usa DAL NOSTRO CORRISPONDENTE ' LONDRA — Le forze paramilitari protestanti del Nord Irlanda hanno minacciato 11 tiro al bersaglio contro 1 rappresentanti ministeriali di Londra e Dublino che parteciperanno al «Consiglio intergovernativo, anglo-irlandese scaturito dall'accordo di pacificazione dell'Ulster firmato venerdì presso Belfast dalla signora Thatcher e da Oarret FltzOerald. E mentre questa minaccia plana sul governo inglese, 1 parlamentari protestanti riunitisi Ieri In seduta di emergenza allo Stormont, la storica sede dell'assemblea nordlrlandese, hanno confermato la loro intenzione di dimettersi in massa dalla Camera del Comuni se Londra non sottoporrà a referendum popolare l'Intesa appena firmata con Dublino. E con tono minaccioso quanto quello usato dal terroristi protestanti, 11 reverendo Ian Palsley, leader di uno del due partiti «unionisti», ha tuonato: •£' finito il tempo delle parole, è arrivato il momento dell'azione-. A Londra sono In molti a paventare la reazione degli estremisti della comunità protestante davanti a questo accordo che concede per la prima volta un ruolo, seppure consultivo, al governo repubblicano di Dubltno come rappresentante e portavoce della comunità cattolica minoritaria dell'Ulster. Undici anni fa, quando un'analoga intesa stilata da un altro governo conservatore, presieduto allora da Ted Heath, cercò di abbozzare una collaborazione anglo-irlandese, la reazione del protestanti, con due settimane di scioperi, cortei di protesta e attentati (21 morti a Dublino), fu tale da far abortire rapidamente quel tentativo. E anche questa volta si ripetono le solite minacce degli estremisti protestanti, «unionisti» o «lealisti» come si proclamano, ossia ferventi difensori dell'unione dell'Ulster con la Corona britannica. Per sabato prossimo, è annunciata una grande manifestazione di protesta a Belfast che potrebbe Innescare la temuta ondata di violenza. Ma la signora Thatcher è personaggio da non sgomentarsi davanti a questo rischio. Domani, 11 premier ribatterà al suol critici alla Camera del Comuni, consapevole di godere di un largo appoggio interno e internazionale. L'opposizione laborlsta, liberale e socialdemocratica, ha già assicurato 1 suol suffragi al governo quando si voterà l'approvazione dell'accordo E non saranno certo 1 15 deputati unionisti dell'Ulster o la ventina di irriducibili ultra-nazlonallstl del partito conservatore che potranno unirsi, a loro a farle paura. Nemmeno le dimissioni del sottosegretario al Tesoro Ian Oow, ritiratosi venerdì sera per protesta 'Contro il cambiamento di politica che prolungherà l'agonia dell'Ulster; paiono poter avere qualche effetto sulla compattezza governativa. In piti, la signora Thatcher conta sul fattivo appoggio americano a questa Intesa, Bulla rarefazione degli aiuti della comunità irlandese americana all'Ira, e sul lancio di quel «mlnl-plano Marshall» che dovrebbe agevolare, con un'iniezione di quasi mille miliardi di lire, il decollo della disastrata economia dell'Ulster. Infine, 11 governo inglese s'attende da questo accordo un Importante, forse decisivo apporto per stroncare l'Ira grazie alla più fattiva coopcrazione con la polizia di Dublino, grazie alle migliorate possibilità di estradizione del ricercati. Davanti a questa prospettiva, l'Ira diventerà un alleato potenziale degli estremisti protestanti, votata alla strategia del terrore nella sua rincorsa verso un utopico e comunque remoto distacco dell'Ulster dal Regno Unito, come gli «ultras» unionisti sembrano votati alla violenza dal desiderio di perpetuare 1 legami tra Belfast e Londra. Paolo Patruno

Persone citate: Ted Heath, Thatcher