Giornalismo pretelevisivo di Gian Paolo Ormezzano

Giornalismo pretelevisivo COSI' PER SPORT di Gian Paolo Ormezzano Giornalismo pretelevisivo E' nato un nuovo tipo di giornalismo, quello pretelevisivo. La televisione, di Stato o privato, annuncia t per tempo una trasmissione un po' speciale, dove ad esempio un campione ne intervista un altro, e invita la stampa specializzata. Il giornalista assiste alllncontro, di regola registrato, annoto le battute, le pubblica il giorno dopo sul suo giornale. Poi la trasmissione va in onda, la gente sporto/ila, anzi essenzialmente calcio/Ila, sa già tutto quello che verrà detto, però lo constata, lo verifica, lo valuto in base anche del •come' viene detto. E' un po' come sapere l'Amleto a memoria, e andare a teatro per vedere come viene recitato, battuta dopo baffuto. ; E' persino possibile seguire con il testo a fronte: primo per giudicare il giornalista, se ha riportato tutto bene, secondo per valutare anche certi segnali della stampa scritta, come i puntini di sospensione, i punti esclamativi, le parole virgolettate a significare che il campione le ha dette con un sottinteso (e sarà la sua faccia a confermarlo). Platini che registra la sua trasmissione il giovedì pomeriggio e la manda in onda la sera stessa è una specie di nemico di questa stampa scritta: e fa pure meno pubblicità alla sua trasmissione, il marrano anticonformista Non,sappiamo se e quanto questo giornalismo pretelevisivo durerà. Sappiamo che si tratta di un processo anche psicologico interessantissimo, che coinvolge i gior¬ nalisti, i campioni, il pubblico. Quando poi la trasmissione va finalmente in onda, è possibile persino che la gente rintracci, nel campione che 'ha letto' il (giorno) prima, due personaggi in uno. Oppure che, vedendosi servito il dialogo sonoro, non quello scritto, ne resti delusa, scopra magari la banalità di una cadenza, la debolezza di una pausa, e decida che, fra campione e ospite, non c'è manco un personaggio in due. Bigliétti per Becker Dicono che il manager'di Boris Becker, il rumeno lon Tiriac, sia riuscito, nel nome sacro del suo amministrato, ad ottenere 3.000 biglietti, sui 10.000 disponibili, per l'incontro di Coppa Davis tra Germania e Svezia a Monaco. Dicono che la federazione svedese sia riuscita in tutto ad ottenere 500 biglietti. Dicono che questo Becker sta scocciando, già nascono i club manti lui». Un bell'esercizio è quello del pensare Becker fra dieci anni, come sarà. Sposato? E quante volte? Nauseato rotto santo-cocainomane? Ra-. rìssimamente nello sport c'è stata l'esplosione cosi rapida di un personaggio. Forse nell'atletica, però in maniera insieme scientifica e tenera, per troppa gente. Ricordiamo Filbert Bavi, tanzaniano, ai giochi africani di Lagos 1973, si rivelò contro Keino, fu più che altro un felice stupore. Questo Becker è dirompente. Cosi giovane, è già scocciante. Qualcuno comincia a fare un silenzioso tifo da gufo contro di lui, metà del tennis mondiale non accetta di rivedersi, per Becker. Tutto, nelle regole anagrafiche e tecniche ed anche comportamentali, visto che l suoi colpi sono sonoramente accompagnati come una discesa di Rummenigge. Probabili dei grossi guasti dentro di lui. Perché la Seigiorni Sono dodici pagine, il quotidiano sportivo francese ne dedica due alla Sei Giorni di Parigi. C'è gente ricca e chic. Il per lo champagne stappato in pubblico più che per le gare. Il successo è grande, come lo era di quella di Milano quando c'era il Palasport. Il ciclismo più provinciale, più paesano anzi che ci sia, conquista le due città più vive e mossa dell'Europa continentale. E'un mistero, oppure è un gioco anche un po'perverso: gente che ne fa rigare dritta, con i i suol soldi, tanta altra, curiosa va a vedere gente che gira in circolo e campa lo stesso.

Persone citate: Becker, Boris Becker, Keino, Tiriac

Luoghi citati: Europa, Germania, Lagos, Milano, Monaco, Parigi, Svezia