La Nazionale all'esame di Boniek

La Nazionale all'esame di Boniek VERSO IL MESSICO Bearzot chiude oggi a Chorzow contro la Polonia gli esperimenti 1985 in vista del Mundial La Nazionale all'esame di Boniek DAL NOSTRO INVIATO KATOWICE — Un ambiente da presepio, da Natale anticipato, attorno a Polonia-Italia di oggi (salvo altra neve) allo stadio Stasici di Chorzow, centro satellite di Katowice, in un agglomerato industriale e minerario chi; non ha praticamente interruzioni, se non quelle delle indicazioni stradali che dividono città e borghi. Un totale di cinque milioni di abitanti in questa zona della Slesia, la piti alta concentrazione di gente e di smog di tutto il Paese. Antoni Piechniczek, il et. polacco, è di Chorzow, ha giocato nella squadra locale, il Rudi, e nel Legia Varsavia, la squadra dei militari. Tre le sue presenze in Nazionale. Festeggia oggi la sua cinquantesima partita alla guida della selezione. «Una scelta della mia citta, come sede — precisa — non è legata a questa ricorrenza. Lo stadio Slaskl è 11 Wembley della Polonia, più moderno di quello di Varsavia, capace di 75 mila spettatori anche se 11 maltempo e la diretta tivù terranno la metà a casa. MI splace per l'Incasso, che sarà destinato alle fa¬ miglie messicane colpite dal terremoto. L'Italia non creda quindi di essere stata decentrata, giocare a Chorzow è un segno di rispetto per i campioni di Spagna, e di omaggio alla nostra qualificazione per 11 Mundial '86». Oli azzurri aspettano il match a Katowice, i polacchi in un ritiro fra boscht fitti, larici ed abeti imbiancati dalla coptosa nevicata. Un'avventura arrivarci su taxi traballanti e dalle gomme lisce, poco raccomandabili per quéste strade. Un Boniek allegro, felice di ritrovarsi tra vecchi e nuovi compagni ('«anche perché sa che torna a Roma* dicono voci maliziose) ha fatto da guida nel saloni della casa di caccia di Plomnice, che ospita la Polonia. Un edificio del 1870, grandi scale di legno, vetri da cattedrale, teste di cervo e fucili antichi appesi al muri e dentro le bacheche. «Non possiamo neppure allenarci su un campo come vorremmo — dice Zibì — ma andiamo a correre nel boschi. E' stupendo, c'è un'aria che allarga 1 polmoni da queste parti, non 11.fumo delle città». La presentazione tradizio¬ nale della partita la fa lui, stavolta. Del resto è il più indicato, per la conoscenza diretta dei due ambienti: «Il calcio italiano è al massimo della forma, come sempre a questo punto della stagione. I miei compagni invece sono un po' stanchi, 11 campionato è vicino allo stop invernale. •Ma non crediate — precisa subito — di trovare una Polonia arrendevole. Non sarà quella di Pescara, l'anno scorso. Ci manca Jan Urban, centrocampista del Oornlk Zabre, 23 anni, una nuova stella, perché squalificato ma ci sono alcune novità interessanti. E Boniek non sarà quello di Pescara, Allora sbagliai partita. Sentivo Bearzot che dalla panchina mi raccomandava a Tardetti e Bagni, forse provai emozione, chissà. In Spagna nel primo incontro, marcatura di Tardelll a parte, non stavo bene, e la seconda sfida l'ho sofferta in tribuna perché squalificato. Questa vorrei fosse la mia rivincita, senza astio ovviamente, ma con tanta voglia di segnare un gol agli azzurri». «Azzurri sperimentali? Non mi fido — incalza Boniek — perché tipi come Seréna e Massaro sono fortissimi, saranno un pericolo. La coppia Serena-Altobelll ci mette in allarme, anche se sul centro abbiamo anche noi due torri difensive, come Zmuda e Wojclckl. Massaro un po' mi assomiglia, nel momento dell'affondo. Mi piace. Noi giochiamo con una sola punta di ruolo, Smolarek, ma molti di noi, me compreso, sanno andare al tiro. Staremo attenti in difesa, rassicurati dalla presenza fra 1 pali di Mlynarczyk, il miglior portiere del mondo assieme al sovietico Dassev ed al tedesco Schumacher». Oli scappa una battuta da controspionaggio: «State attenti, e stia attenta anche l'Inter, a Dariusz Dziekanowski, mezzapunta del Logia, 23 anni, un campione». Come Boniek? «Beh, lo deciderete voi». Nostalgia di Roma, Zib\? «Certo, la Polonia non è l'Italia, ma anche la tristezza ha 11 suo fascino». Un atto d'amore per il suo Paese, una difesa? Zib\ sorride e saluta, mentre altri fiocchi di neve si appiccicano alle vetrate. Bruno Pertlcca La neve non dovrebbe impedire lo svolgimento della gara. Dice Zibì: «Non saremo avversari arrendevoli, puntiamo ad una rivincita dopo i match di Spagna e Pescara», •. «Azzurri sperimentali? Non mi fido, Serena e Massaro sono fortissimi. Piuttosto state attenti a Dziekanowski, 23 anni, un campione»