Sharon presenta nuove scuse Rientra la crisi a Gerusalemme di Giorgio Romano

Sharon presenta nuove scuse Rientra la crisi a Gerusalemme Peres cede, forse tentò invano di progettare un governo senza Likud Sharon presenta nuove scuse Rientra la crisi a Gerusalemme NOSTRO SERVIZIO TEL AVIV — La crisi che per oltre 50 ore ha tenuto gli israeliani col fiato sospeso è stata composta: l'altra notte 11 ministro degli Interni Itzhak Peretz ha annunciato alla radio che l'ultima versione della seconda lettera di Sharon ai capo del governo era stata accettata da questi e ritenuta rispondente alla richiesta ritrattazione. La formulazione del nuovo documento ha richiesto al negoziatori tempo e pazienza (11 ministro dell'Educazione si era unito a quello degli Interni che era stato coadiuvato da esponenti del partito nazional-rellgioso) e deve essere costata molto al suo firmatario perché egli è stato costretto a smentire ciò che aveva affermato ed a promettere di comportarsi In avvenire come si addice a un membro del governo, senza attaccare pubblicamente 11 gabinetto di cui fa parte e il suo capo. Le dichiarazioni scritte valgono fino a che non sono smentite dal fatti e non c'è molto da fidarsi di un uomo come Sharon, che definì «un ciarlatano» l'ex premier Begln e trattò ancora peggio il suo vice Yadin; ma 11 fatto che abbia riconosciuto di aver detto delle menzogne e di aver mosso accuse infondate è una testimonianza che rimane e mette nelle mani del premier un documento Importante, tanto più che Peres ha detto ieri mattina al suo vice e ministro degli Esteri Shamir che In caso di recidiva Ucenzierà senza indugi il ministro ribelle. Shamir non è rimasto convinto, ritenendo che le Intese di coalizione prevalgano sulla norma generale che autorizza 11 capo del governo a silurare un ministro ribelle, ma si può essere sicuri che, se si dovesse ripetere un incidente analogo a quello del giorni scorsi, Peres non esiterebbe pia. CI si può chiedere perché questa volta il premier laburista abbia esitato visto che aveva già scritto la lettera di congedo per Sharon e l'aveva portata alla riunione straordinaria del ministri di mercoledì sera. Probabilmente il capo del governo, dopo essersi convinto che le dimissioni di Sharon avrebbero portato all'allontanamento di tutti 1 ministri del Llkud e quindi al disfacimento del governo di unità nazionale, non si è più sentito cosi sicuro di poter costituire un gabinetto ristretto con esponenti del quattro partiti religiosi OH stessi sforzi compiuti da personalità di questi partiti per cercare un compromesso (11 ministro dei Culti Burg è tornato apposta dalla Svizzera dove si trovava da pochi giorni) mostrano che esse preferivano di gran lunga la continuazione del governo di unità nazionale. Giorgio Romano

Persone citate: Burg, Itzhak Peretz, Peres, Shamir, Yadin

Luoghi citati: Gerusalemme, Svizzera