Gli studenti medi vanno a Roma polemiche sugli «organizzatori»

Gli studenti medi vanno a Roma polemiche sugli «organizzatori» Domani manifestazione nazionale: incerti i confini tra spontaneismo e partiti Gli studenti medi vanno a Roma polemiche sugli «organizzatori» Strutture politiche e sindacali «in aiuto» ai giovani - Sotto tiro la legge finanziaria - Ieri grande corteo a Napoli DAL NOSTRO INVIATO ROMA — Su pullman, su treni, anche con mezzi di fortuna, gli studenti medi d'Italia stanno per giungere a Roma, dove, domani, 11 «Movimento '85. terra la sua manifestazione nazionale. C'è chi dice che saranno 50 mila, c'è chi, come la Fgcl (la federazione del giovani comunisti), azzarda la cifra di 200 mila. E11 si guarderà con speranza e con timore. Oli stessi sentimenti che da un mese hanno accompagnato 11 sorgere e lo svilupparsi della nuova protesta giovanile, che Ieri ha avuto un altro momento importante con la manifestazione di Napoli, dove migliala di studenti sono sfilati In corteo In nome del «diritto allo studio». Proclamano di pretendere una scuola, che funzioni, aule Idonee, programmi aggiornati, una classe d'insegnanti veramente valida e non più mortificata da incomprensioni e dimenticanze. Appaiono a molti, compreso il sindacato autonomo Snals che però non condivide la scelta della protesta di piazza, richieste serie, motivate. Ma qui e la spuntano suggestioni e comportamenti che si credevano dimenticati (e condannati): gli edifici occupati nel Sud, le scuole «autogestite» nel Nord, secondo parole d'ordine e criteri caratteristici del '77 e che provocarono soltanto guai. Oli studenti dicono di rifiutare la violenza e sembrano sinceri. Ma le frange dell'«autonomia» stanno li, pronte a egemonizzare-, infiltrarsi e creare disordini (e Ieri sera la sen. Falcuccl ha espresso gravi preoccupazioni durante 11 Consiglio del ministri). I giovani reclamano l'indipendenza dal partiti, dalle organizzazioni sindacali; e tutti assicurano che la rispetteranno, ma la tentazione di plasmare una massa di studenti può essere forte per molti e non mancano le polemiche. Il ministro Falcuccl ha già, indirettamente chiamato In causa Natta e Capanna. Il presidente nazionale del giovani socialisti, Daniele Cantore, accusa la federazione giovanile comunista di essere pronta a «cavalcare» 11 movimento. Oli esponenti delle Leghe studentesche, collegate alla Fgcl, ribattono: tll movimento rifluì ta giustamente le strumentalisaaeionl, ma non la politica e là risposta politica alle richieste. Per questo si chiedono gl'incontri con la Falcuccl, con Craxi, con i sindaca fi e i capigruppo del partiti: Ma c'è chi, pur In tempi e condizioni mutati, continua a proporre il «Sessantotto» con le sue utopie come modello canonico da adottare e da seguire. E non manca di suscitare apprensioni la presenza al corteo nazionale del Fronte della gioventù missino. Oli studenti dell'85, forse piti realisti, piti «efflclentlstl» di quelli delle passate generazioni, giungono alla manifestazione romana dopo assemblee, dibattiti e più di 500 cortei che hannno percorso strade e piazze d'Italia, metropoli e centri di provincia. Alla manifestazione non par¬ teciperà ufficialmente 11 cattolico «Movimento popolare», particolarmente critico proprio nei confronti dell'ostentazione di efficientismo, non accompagnato, si afferma, dalla proposizione di autentici valori. OH organi propulsori della protesta sono stati 1 «coordinamenti» locali. Qui, hanno preparato una sorta di «Magna Oharta» degli studenti, con 11 puntiglioso elenco del diritti da conquistare o da difendere, 1 criteri di legittimazione delle assemblee, non senza vagheggiamenti di democrazia diretta; la, hanno elaborato «libri bianchi» sulle carenze delle scuole, che consegneranno alla onorevole Falcuccl, bersaglio di nuove critiche dopo la conferenza stampa; qui, hanno parlato di rapporti col sindacato; la, delle necessità di combattere l'annunciato aumento delle tasse. E quest'ultimo proposito costituisce un altro motivo di polemica, Giancarlo Teslnl, responsabile scuola de, afferma: >Le tasse costituiscono il settore in cui la protesta studentesca può essere legata alla protesta contro il governo. Per i confederali, per chi è all'opposizione e attraversa un periodo di difficoltà, come il pei, ciò può costituire un'occasione molto ghiotta: Dice Ethel Serravalle, responsabile scuola del pri: •L'obiettivo immediato del movimento sembra ora rappresentato dalla legge finaneiarla che ha molti nemici. E come non vedere a questo punto un collegamento con i sindacati confederali e con il pei? Intendiamoci: in un sistema democratico questo non deve scandalieearci. Però il legame c'è ed è assurdo negarlo. Del resto, come potrebbero raggiungere Roma decine di migliala di piovani senea il supporto di strutture organizzative che solo il pei e la Camera del lavoro sono' in grado di fornire?: . Ed ecco la replica che ascoltiamo alla Cgii-scuola: .fri quanto sindacato scolastico abbiamo cercato, in piena legittimità, di rispondere alle richieste degli studenti, mettendo a loro disposinone la nostra struttura dt servizio per favorire il dibattito, la riuscita della manifestazione e impedire le infiltrattionl degli autonomi. Consideriamo inoltre centrale il problema delle tasse scolastiche e infatti chiederemo la cancellazione degli aumenti per gli allievi del primo blennio della secondaria*. dementa Granata

Persone citate: Capanna, Craxi, Daniele Cantore, Ethel Serravalle, Giancarlo Teslnl, Granata, Natta

Luoghi citati: Italia, Napoli, Roma