Il caso Moro è chiuso

11 caso More è chiuso La Corte di Cassazione conferma le condanne ai brigatisti 11 caso More è chiuso Ergastolo ai responsabili del sequestro e dell'omicidio - Trent'anni a Faranda e Morucci - Le pene sono diventate inappellabili per 39 terroristi - Sono state accolte le tesi del pg sul «concorso morale» -^Deciso un nuovo processo a 17 imputati accusati di altre azioni eversive ROMA — Si è definitivamente concluso ieri, con la sentenza della Corte di Cassazione, il processo alla colonna romana delle Brigate rosse responsabile della strage di via Fani e del sequestro ed assassinio di Aldo Moro. Sono stati integralmente confermati 1 ventldue ergastoli Inflitti dalla corte d'assise d'appello di Roma 11 14 marzo scorso. Per trentanove imputati le pene sono divenute inappellabili e non potranno quindi tornare in liberta il 30 novembre prossimo per scadenza dei te-mini di carcerazione preventiva. Per altri diciassette imputati, ai quali erano stati contestati delitti diversi dalla vicenda Moro, si dovrà invece celebrare tra un anno un nuovo processo — il quarto della serie — davanti ad una diversa sezione della corte d'assise d'appello di Roma. Per tre di essi si profila l'assoluzione con formula piena, per dieci la riduzione della pena, per una Invece l'aggravamento della " condanna,, mentre per altri tre la posizione processuale dovrà esse-, re completamente riesaminata. E' questo in sintesi il verdetto emésso alle 17 e 30 di' ieri dalla prima sezione penale della Cassazione, presieduta da Corrado Carnevale, a. conclusione di una sofferta camera di consiglio protrattasi per piti di sette ore al quarto plano del «Palazzacciò» di piazza Cavour. La Suprema Corte ha cosi sostanzialmente confermato le tesi del sostituto procuratore generale Antonino Scopelllti respingendo motivazioni sull'applicazione del concetto di «concorso morale» diverse da quelle offerte dalla sentenza di secondò grado. Al termine dell'udienza 11 pg Scopellltl ha commentato: • In un processo tormentato e sofferto come, questo le cui pagine rievocano e documentano uno dei .momenti più, drammatici è "sofferti del nostro Paese, che si è aperto con] 17 morti e si chiude con 22 ergastoli, non è consentito discutere né di vincitori, né di vinti: siamo tutti perdenti». Ecco in dettaglio la posizione di tutti gli imputati. Per quanto riguarda la vicenda Moro sono stati condannati: all'ergastolo e a 30 anni di carcere ciascuno: Mario Moretti, Prospero "' aallinarl, Barbara Balzerani, Rocco Mlcaletto, Raffaele Fiore, Lauro Azzolinl, Franco Bonlsoll, Luca Nicolottl, Cristoforo Plancone, Anna Laura Braghetti, Bruno Seghetti, Francesco Piccioni e Giulio Cacciottl; a 30 anni di reclusione Gabriella Mariani; a 25 anni Antonio Marini e a 18 anni Enrico Triaca. Per quanto riguarda la catena di ferimenti ed omicidi, di attentati e rapine compiute dalla colonna romana delle Br tra 11 1977 e 11 1980 sono stati condannati all'ergastolo e a 30 anni di carcere ciascuno: Nadia Ponti, Vincenzo Ouagliardo, Maurizio Iannel-' li, Renato Arreni, Salvatore Ricciardi, Alvaro Lojacono, (tuttora latitante), Pietro Vanzl, Alessandro Padula e Remo PancelU; a 30 anni di reclusione ciascuno Natalia Llgas e Enzo Bella; a 22 anni Maria Carla Brloschi; a 8 anni ciascuno Luigi Novelli e Marina Putrella; e 6 anni per Stefano Petrella. E' stato Invece disposto un nuovo processo per Stefano Oerlanl Sebregond! (è stato accolto 11 suo ricorso contro la condanna a 3 anni di carcere), nonché per Alessandra De Luca e suo marito Antonio Giordano (condannati rispettivamente a 10 anni e a 8 anni). Per entrambi è stato respinto il ricorso del pg di Roma, ma è stato Invece accolto 11 loro ricorso in relazione alla qualifica di organizzatori di banda armata. Per Antonio Giordano (per li quale sono state disattese anche le richieste del pg Scopellltl che invocava invece un aggravamento di pena) dovrà essere riesaminata l'accusa di concorso nel reati di detenzione di armi e di ricettazione, mentre è stata definitivamente annullata la condanna al risarcimento del danno a favore della democrazia cristiana. Per 1 brigatisti dissociati in appello dalla lotta armata la Cassazione ha, da un lato, confermato le condanne a 30 anni di reclusione ciascuno per Valerlo Morucci e Adriana Faranda e a 18 anni per Caterina Plunti, ma ha disposto un nuovo processo per Mara Nanni e Gian Antonio Zanetti. La prima, già condannata a 23 anni di carcere, potrebbe vedersi di nuovo aumentare la pena perché — in accoglimento del ricorso del pg di Roma — è stata annullata l'assoluzione per insufficienza di prove per due reati decretata dal giudici di appello. Il secondo potrebbe Invece ottenere una diminuzione considerevole della pena. Questa è Invece la posizione del brigatisti pentiti: 16 anni e un mese ad Antonio Savasta, 15 anni a Emilia Libera, 11 anni a Massimo Clanfanelli e 4 mesi a Patrizio Peci. Nuovo processo per Ave Maria Petrlcola (sarà ridotta la sua condanna a 3 anni e mezzo di carcere) e per Carlo Brogt (dovrà essere rivista la sua condanna a 9 anni di reclusione). Per quanto concerne 1 primi tre br dissociati, Teodoro Spadaccini dovrà scontare 15 anni e mezzo di carcere, mentre dovranno essere completamente riesaminate le posizioni di Norma Andrlanl e Arnaldo Maj (condanna ti in appello a 11 anni e a 13 anni). La Suprema Corte, su analoga richiesta del pg, ha poi accolto Integralmente 11 ricorso di un'lmputata mino re, Chantal Personné, che era stata assolta in primo grado, ma condannata a 3 anni in appello. Infine 6ono state annullate dalla Cassazione tutte le con danne — variabili fra i 5 e 1 9 anni — inflitte dal giudici di secondo grado al sette appartenenti alla banda armata «Mpro». Si tratta di Edmondo Stroppolatinl, Otello Collisti, Giovanni Innocenti, Antonio Musarella, Marco Capitelli, Tommaso Lagna e Augusto Cavanl. j Pierluigi Franz

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