Le intercettazioni sono valide

Le intercettazioni sene valide Il tribunale respinge ristanza della difesa, il processo delle tangenti continua Le intercettazioni sene valide E le denunce di falso contro il pm e il capitano dei carabinieri sono «infondate» • Dura replica del procuratore aggiunto Marzachì - Il verbale d'udienza trasmesso alla Procura per valutare se nelle affermazioni dei due difensori si può ravvisare il reato di calunnia Le denunce di falso contro il pm Vitarl e il capitano Muggeo, presentate da Enzo Biffi Gentili e Sclcolone, sono 'manifestamente infondate*. La richiesta degli avvocati Carlo Striano di Roma e Alberto Mlttone, legali del querelanti, di revocare l'ordinanza sulle intercettazioni telefoniche, emessa nel giorni scorsi, non va accolta: le telefonate sono valide. Ieri alle 18 11 tribunale (pres. .Cirillo, giudici a latore Rossetti e Cartoslo, cane. Orfanelli) dopo 7 ore di camera di consiglio, ha cosi sgombrato il campo dall'ultimo scoglio trovato sul suo cammino e il processo può continuare. Il pm Vitarl ha chiesto la trasmissione alla Procura del verbale dell'udienza dell'altro giorno per valutare se nelle dichiarazioni di Striano e Mlttone ricorrano gli estremi del reato di calunnia. Oggi sarà sentito Zampini ancora sulla vicenda dello stabile di via Tommaso Orossi 15. Ieri mattina, per replicare alle accuse di falso, è arrivato in aula il procuratore aggiunto Francesco Marzachì: «Ci sono io. ma solo oggi, per dimostrare che tutta la Procura è solidale con Vitarl, un magistrato che gode di tutta la nostra stima*. Marzachì ha ribattuto cosi al difensori: 'E'stata chiesta la revoca dell'ordinanza del tribunale sulle intercettazioni. E' assurdo, quella pronunciata è una pietra miliare in questo giudizio». Poi è passato al problema centrale: l'ac- cusa di falso.' Parole dure, quasi un monito: « VooMo controllare bene se chi lancia accuse gratuite in aula possa incappare nella calunnia. Comunque, vediamo questi presunti falsi». Biffi Gentili e Sclcolone, nella querela, sostengono che il capitano Muggeo è mendace quando, nel rapporto alla Procura del 28 gennaio '83, dice di aver svolto Indagini su Zampini. Marzachì ha replicato: 'L'ufficiale compì vari atti di polizia giudiziaria: identificò Zampini, le sue attività, le sue società*. E ha aggiunto: «/ difensori hanno scoperto che la "visura' alla Camera di commercio su Zampini è del 24 gennaio. Bella impresa, la data è sul foglietto. E. comunque, cosa significa? Nessuno ha mai sostenuto di averla fatta ih altra data. Una volta usato, quel foglio è finito tra i documenti poco utili al processo*. Altra accusa. SI dice che la data sulla lettera con cui Vitarl affida le indagini al capitano Muggeo è falsa. Ironico 11 commento del procuratore aggiunto: «La difesa si è fatta fare una specie di perizia per stabilire che il 28 è stato corretto in 27, a penna. E per capire questo c'era bisogno di scomodare il prof. Ermete Ferrari? Ma anch'io che sono presbite vedo a occhio nudo che l'8 è stato corretto in 7. Ai signori presenti non capita mai di sbagliare data e correggerla? E poi, scusate, se proprio si voleva fare un falso, non era più semplice riscrivere la missiva di Vitarl con la data del 27?*. La macchina per scrivere. Marzachì ha liquidato la questione con due battute: «Si dice che Muggeo e Vitati abbiano usato la stessa macchina: il primo per scrivere la richiesta, il secondo il decreto di intercettazione. E allora? Se anche fosse così, che c'è di strano? Anche qui, la perizia del prof. Ferrari è errata. Sono state usate due macchine per scrivere, lo ha chiarito in 48 ore il capo della scientifica dott. La Sala*. Marzachì ha concluso: «La querela di falso si basa su questo strano meccanismo: si legge una frase in modo falso per dire poi che è falso il documento da cui è tratta*. Nino Pietropinto Quallro momenti della replica del dott. Francesco Mar/achl

Luoghi citati: Roma, Striano