Tangenti,chiesti dieci anni per ex presidente Provincia

Tangenti, iMesh' diesi anni per ex presidente Provincia i La requisitoria al processo per lo scandalo di Bari Tangenti, iMesh' diesi anni per ex presidente Provincia i ppi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BARI — Al processo per lo scandalo delle tangenti alla Provincia di Bari che vede sul banco degli Imputati 22 persone, tra ex amministratori, uomini politici e dipendenti pubblici, 11 pm dottor Francesco Saverio Nunziante ha chiesto 18 condanne per complessivi 88 anni e quattro mesi di reclusione e quattro assoluzioni per insufficienza di prove. Per l'avvocato Gianvlto Mastroleo, ex presidente socialista dell'amministrazione provinciale tra 11 1976 e 11 1982 ex presidente nazionale dell'Unione province italiane, la richiesta più severa: 10 anni di reclusione, 2 miliardi e 3 milioni di multa, l'interdizione perpetua dei pubblici uffici. Per il dottor Nunziante l'avvocato Mastroleo è stato 11 cardine Intorno al quale ruotava il sistema degenerato : del gioco delle tangenti."r' 1 I* altre richieste' dl-«on- danna: sei anni per Paolo Bellomo (dipendente della Provincia, aveva 11 compito di riscuotere e distribuire le tangenti), Domenico Cardia, ex segretario regionale del psl ed ex vicepresidente della Regione, Vito Notarnicola, già segretario provinciale della de ed ex assessore regionale, Michele Tolentina, era capogruppo del psl alla Provincia, Silvio Cirlelli, anche lui ex capogruppo del psdl (entrambi furono sorpresi con dieci milioni in tasca, una tangente appena riscossa), Mario Cardinale, che all'epoca era segretario provinciale della de, Giovanni Damiani, capogruppo del pei. Il pm ha inoltre chiesto cinque anni di reclusione per gli ex assessori della de Filippo Ferrante e Giovanni Bernocco, del psdl Carlo Ferrante. Tre anni di condanna sono stati chiesti per Pantaleo Squeo, ex assessore del psi, e due per FrancescoColnvcc- chlo del psi, due anni ancora per Luigi Ferllcchia. Com'era prevedibile, la requisitoria è stata tutta un atto di accusa contro un modo di gestire il potere politico e la pubblica amrnlnl strazione a Bari. Il dottor Francesco Saverio Nunziante ha sottolineato l'arroganza elevata a sistema nell'amministrazione provinciale di Bari di quegli anni, «il peggio della vicenda — ha detto — è che l'illecito era diventato la norma nelle relazioni tra il mondo politico e imprenditoriale. Tanto che l'uso della tangente o della bustarella faceva ormai parte di una regola consuetudinaria gestita da personaggi ciascuno dei quali aveva un ruolo preciso che andava dalla imposizione della tangente per ogni ap paltò di lavoro pubblico alla raccolta, alla contabilità alla distribuzione sulla base del peso politico»', "\: • i ■. mw Vito Cimila ras ti

Luoghi citati: Bari, Vito Notarnicola