«Mai conosciuto Agca» II boss Ugurlu nega tutto

€<Mm €onos€Ìufo Agges» II boss Ugurlu nega fu fio Interrogato ad Ankara dai giudici italiani sull'attentato al Papa €<Mm €onos€Ìufo Agges» II boss Ugurlu nega fu fio ANKARA — -Agca è un grande bugiardo e voi giudici, che da anni state rincorrendo le sue fantasie in giro per il mondo, mi fate veramente pena-. A parlare cosi al magistrati italiani che — dopo Germania, Olanda e Svizzera — sono ora In Turchia, è stato Abuzer Ugurlu, l'uomo considerato 11 «padrino» di Agca, ora detenuto nel carcere militare di Mamak (Ankara) e condannato a 15 anni di reclusione per traffico di armi. Personaggio di grande rilievo nel processo di Roma, il «boss» della mafia turca è stato 11 primo del testimoni che il presidente Santiaplchi e 11 pubblico ministero Marini hanno potuto ascoltare in questa rogatoria Internazionale in Turchia. Indicato come l'uomo che fece fuggire All Agca dal carcere di Kartel Maltepe e che gli garanti assistenza e danaro in Bulgaria, Ugurlu ha negato tutto. In un'aula del tribunale, allestito nella roccaforte dove sono detenuti centinaia di terroristi e 1 criminali più pericolosi, Ugurlu, in tuta blu e completamente rasato, secondo le usanze delle carceri locali, ha risposto con grande sicurezza di sé alle domande del maggiore Basrt Ozgeng, presidente del tribunale, delegato alla rogatoria. Ugurlu ha 42 anni ed è di Malatla, lo stesso paese dove è nato Mehemet All Agca: «Ci manco da quasi Cent'anni — ha detto ieri — e non ricordo neppure < nomi del miei parenti-. Per tutto l'interrogatorio, poi, non ha fatto che prendere le distanze da Agca, che ha sostenuto di aver visto soltanto in fotografia sui giornali. Secondo il suo racconto, nel corso del 1980 fu un doganiere, Ildmir Dogan, che da tem¬ po egli consultava per risolvere guai piccoli e grandi nella sua attività di importexport, a chiedergli di aiutare un suo amico che si trovava a Sofia, un certo «Metin» (in realta, Agca). Soltanto per cortesia, Ugurlu avrebbe perciò avvertito Omer Mersan, Il testimone a lungo Interrogato la settimana scorsa al processo di Roma, che allora si trovava in Bulgaria. Il «boss» lo ha definito -il nostro uomo a Sofia-: ed effettivamente, per sua disposizione, Mersan prestò a «Metln» la somma di 2000 marchi tedeschi. «Questo storlo non mi è mal interessata molto — ha aggiunto Ugurlu — e me ne ricordai soltanto due anni dopo, quando, per caso, su un giornale lessi die. "Metln" era quel folle di Agca-. Sarebbe una bugia, secondo Ugurlu, anche la storia del passaporto indiano falso intestato a Yoglnder Singh, che egli avrebbe procurato ad Agca per espatriare dalla Turchia dopo l'evasione dal carcere. Con estrema disinvoltura, Ugurlu ha negato anche quanto, tempo fa, aveva ammesso allorché per la prima volta lo interrogò 11 giudice Martella. Nessun rapporto d'affari con Beklr Celenk, il potente trafficante accusato di essere 11 finanziatore dell'attentato al Papa e morto per un attacco cardiaco, circa due mesi fa, proprio qui a Mamak, dove oggi si trova Abuzer Ugurlu, considerato 11 suo braccio destro. E tantomeno Ugurlu — secondo quanto dice egli stesso — sarebbe mai stato in contatto con la «Klntex», la società di Stato bulgara sospettata di dirigere traffici di stupefacenti e armi tra l'Europa e 11 Medio Oriente. DI fronte all'atteggiamento di assoluta negazione assunto dal teste, al giudici italiani non è rimasto che domandare a Ugurlu perché, allora. Agca abbia pensato di accanirsi tanto contro di lui e se egli era disposto a trasferirsi temporaneamente in Italia per un confronto con lo stesso Agca. -Non se ne parla neppure — è stata la risposta immediata —. Che cosa avrei da dire to ad un personaggio che si è inventato tutto soltanto per coprire certi amici, come quel doganiere?-. (Ansa)