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Ecce Moretti, col prete del mistero

Ecce Moretti, col prete del mistero Il regista ha presentato a Roma il suo nuovo film: «La messa è finita» Ecce Moretti, col prete del mistero ROMA — Ieri mattina, In•. una saletta privata della TItanus, è stato presentato alla stampa l'ultimo film di Nanni Moretti La messa è finita. Film segretissimo, fino ad oggi sconosciuto non solo agli addetti ai lavori ma perfino agli interpreti ai quali non è, stato concesso né di vedere 1 giornalieri, né di leggere ili soggetto, né di sapere, neanche a grandi linee, di cosa trattasse, questa proiezione di La messa è finita è stata richiesta esplicitamente da Moretti prima della conferenza stampa perché fosse chiaro che le domande dei giornalisti dovevano essere circoscritte al tema del film. Dunque, di che parla La messa è finita") Di un giovane sacerdote che, dopo anni trascorsi in una parrocchia su un'isola, torna a Roma dove gli è stata affidata la cura di una chiesetta di periferia. Ma il ritorno ne"» • è più àav amici h- . , com .... o rinuncio rie; la famiglia vive una crii, profonda, la gente non sa più cosa sia essere felici I! film, che non ha storia o ha molte storie, è fatto di questi incontri: parole dette o non dette, fughe, chiarimenti, rappacificazioni, sconfitte. Prodotto da Manzottl per un costo di un miliardo e mezzo, girato in dieci settimane, tra l'isola di Ventotene e la borgata Gordiani di Roma, è interpretato da un curioso gruppo di attori, professionisti e no, spesso legati al mondo del teatro: Margarita Lozano, Ferruccio De Ceresa, Enrica Maria Modu- 'esseri, Roberto Vi lo Cantarelli, Vince....o ealemme, Eugenio Masciari, Luisa De Santls, Pietro De Vico, Oiovanni Buttafava, Luigi Moretti, e, naturalmente lui, Nanni Moretti, nella parte del protagonista, don Oiullo. Timido, imbarazzato, confuso, tanto reticente a parlare di sé durante le conferenze stampa quanto spudorato a parlare di sé nei propri film, Nanni Moretti, con la barba che aveva sacrificato al ruolo di don Giulio trionfalmente In crescita, spiega: «L'idea di mettere anche un prete tra i miei personaggi, un prete che fosse affine allo studente fuori corso di Ecce bombo, al regista esordiente di Sogni d'oro, al professore frustrato di Bianca, è un'idea che mi porto dentro da molto tempo, anche se II prete è del tutto estraneo alla mia cultura. Non sono credente, non ho studiato in collegio, non ho mai avuto amici che hanno scelto il sacerdozio. Ma i miei personaggi sono tutti individui che si interessano profondamente del prossimo, entrando nel merito delle loro scelte; ho voluto un sacerdote per dare legalità Istituzionale a questo desiderio di occuparsi degli altri». Scritto partendo dalla figura del sacerdote e non, come di solito si fa, partendo da una storia, 11 film è stato costruito a tavolino, una sequenza dietro l'altra, grazie allo scambio di idee, sensazioni, pensieri tra Nanni Moretti e Sandro Petra glia, suo collaboratore e amico di sempre. Dice Moretti: «Tra un mio film e l'altro ho bisogno di un lungo periodoper ricaricarmi: rifletto, guardo, osservo, memorizzo. In quel momento però devo stare assolutamente da solo. Quando giro, invece, ho bisogno di un lungo periodo di concentrazione: provo e riprovo con gli attori, spiego, parlo, giro una scena più e pia volte finché non sono soddisfatto dell'effetto. Anche in questo caso, però, devo stare assolutamente da solo. Nasce da questo il clima di mistero che circola sempre intorno a un mio nuovo film: non è un espediente ricercato per creare un'attesa fittizia, ma una condizione per me indispensabile a fare cinema. E poi, come spettatore, a me piace andare in una sala cinematografica senza sapere assolutamente che cosa sto andando a vedere e vorrei che questo mio atteggiamento fosse praticato dagli altri nel confronti del miei film'. E' vero, Moretti, che La messa è finita è un film sul riflusso? «No, non è vero. I miei film, anche se risentono del clima sociale che c'è mentre vengono girati, non sono mai film sull'attualità.». E' vero che i protagonisti di questo film rappresentano i trentenni di oggi? «No, non è vero. I miei personaggi hanno fatto tutti scelte radicali, che la maggioranza del loro coetanei, per cinismo o per fattualità, non ha compiuto». E' vero che In La messa è finita non si ride perché con questo film ha voluto prendere le distanze dalla generazione dei nuovi comici? «No, non è vero. Non si ride, o si ride pochissimo, perché la storia in questo caso non prevedeva pause per le risate». Gran consumatore di cinema: «L'altra sera ho visto Mad Max e mi sono spaventato: pur essendo un film percorso da un filo di ironia, il pubblico se l'è goduto tutto con estrema serietà». Nanni Moretti non crede nel futuro del cinema: «Ho l'impressione che la crisi del cinema non sia affatto una crisi di crescita e che il cinema si stia avviando a diventare un piacere elitario, tante che se nessuno dovesse più darmi i soldi per farmi fare il cinema che piace a me, credo che potrei passare serenamente a fare teatro». Simonetta Robiony Fino ad oggi «top secret» il film racconta fla storia di un sacerdote in uno strano ambiente romano. Dice il regista e protagonista: «Il personaggio mi inseguiva da tanto tempo ma è lontano dalla miacultura». Un film contro ^uovi comici? . Nanni Morelli ha dovuto sacrificare la barba per interpretare il film «La messa è finita»

Luoghi citati: Roma, Ventotene