Il presidente attacca

Il presidente attacca Replica del senatore Viola alle dichiarazioni del questore Il presidente attacca «Perché avrei dovuto farmi scortare?» - A proposito di certa tifoseria giallorossa: «Mi sembra che il dott. Catalano sia molto prevenuto» Boniperti: «Anch'io sono stato bersagliato da tifosi di altre squadre» Le dichiarazioni del questore Catalano in merito agli incidenti che domenica hanno offuscato di violenza la coda della partita fra Juventus e Roma e che hanno avuto fra i bersagli il sen. Viola, suscitano l'irritazione del presidente della squadra giallorossa: «71 questore di Torino è meglio che, su questa vicenda, mantenga un pietoso silenzio. D'altra parte non lontano da me c'erano i giornalisti: loro hanno visto benissimo quanto succedeva: Ma lei, nel recarsi dalla tribuna agli spogliatoi ha davvero, come sostiene qualcuno, sbagliato strada finendo in mezzo ai tifosi di parte avversa? 'Guardi, conosco benissimo il Comunale, lo frequento da 20 anni. Domenica sono sceso dalla tribuno delle autorità e, come faccio sempre, ho svoltato a sinistra lungo la breve discesa, quindi ancora a sinistra sino a raggiungere il corridoio degli spogliatoi. Qui, perà, ho trovato tutto chiuso: qualcuno ha voluto farmi fare un giro più lungo. E sono successi i guai». La polizia afferma che in tribuna, quando' lei a fine partita ha deciso di recarsi dai giocatori, c'erano 12 agenti. E aggiunge che, per evitare gli incidenti, sarebbe bastato che lei non se ne fosse andato senza dir nulla a nessuno e avesse, al contrarlo, chiesto una scorta. 'Ma per quale motivo avrei dovuto chiedere d'essere scor- tato? Proprio io, il presidente d'una società di buon valore e d'una squadra che aveva perso meritatamente l'incontro? Loro erano vincitori, perché, allora, chiedere una scorta?'. Ancora una battuta a commento della dichiarazione del questore secondo cui, quando si muove certa tifoseria giallorossa, gli incidenti sono consueti: «Mi sembra che a questo proposito il dott. Catalano sia molto prevenuto. Forse non conosce bene la mappa dei tifosi d'Italia». 'Se il questore ha definito "un po' provocatorio" l'atteggiamento del senatore Viola domenica pomeriggio avrà avuto le sue buone ragioni». Con queste parole Giampiero Boniperti getta acqua sul fuoco delle polemiche. E aggiunge: 'Anche a me è successo mille volte d'essere bersagliato dai tifosi di altre squadre: ciò accade, soprat¬ tutto, perché la maggior parte degli stadi, Comunale coirpreso, non risponde a criteri di efficienza'. Perché le società non predispongono per i presidenti ospiti (come avviene per gli arbitri) un accompagnatore che funga da «scorta» e da deterrente di fronte a possibili atteggiamenti bellicosi del tifosi di casa? 'Gli accompagnatori spesso ci sono e anche noi li abbiamo. Ma non sempre possono, però, prevedere le mosse di un presidente e seguirlo come un'ombra». Ciò significa che questo compito più che al club spetterebbe alla forza pubblica? 'Si ricorda l'attentato a Reagan? Il presidente americano era all'uscita di un albergo, certamente aveva una scorta all'altezza del compito, eppure chi voleva colpirlo è riuscito ugualmente nell'in¬ tento. Fatte, è ovvio, le debite proporzioni questa realtà ha obiettivi riscontri anche per quanto concerne la violenza negli stadi». II presidente della Roma, Dino Viola, raggiunge gli spogliatoi al Comunale dopo l'aggressione

Persone citate: Boniperti, Catalano, Dino Viola, Giampiero Boniperti, Guardi, Reagan

Luoghi citati: Italia, Roma, Torino