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La Martini e Rossi entra nella Saes e Rinascente La Martini e Rossi entra nella Saes e Rinascente TORINO — La Martini e Rossi 8pa entra nella grande distribuzione con l'acquisto di 16 milioni e 450 mila azioni, pari al 10% del capitale sociale, della Saes, la società cut fanno capo la Rinascente e la Sestrieres spa (impresa che gestisce gli impianti sciistici di Sestriere e Sauze d'Oulx). Lo rende noto un comunicato, nel quale si precisa inoltre che tale acquisto è stato reso possibile dalla cessione da parte di una società del gruppo Ifil alla' Martini e Rossi di una quota del pacchetto azionario e consente alla casa torinese di essere rappresentata negli organi societari della Saes e della Rinascente. • NOMINE SIP — Guido Pugliesi, attuale responsabile dei rapporti con la stampa, della pubblicità e delle pubbliche relazioni della Sip, dal primo dicembre assumerà, nell'.area mercato», l'incarico di responsabile del «grande pubblico», il settore al quale è affidata la gestione dei rapporti commerciali con gli utenti del sistema telefonico di base (80% del fatturato e circa 90% dell'utenza in termini di vendita di prodotti e servizi e di sviluppo del mercato). Dal primo gennaio 1986 — informa una nota della Sip — Francesco Chirichigno assumerà la responsabilità di direttore di regione per la Lombardia e Arnaldo Sanzenl quella di direttore di regione per le Marche e l'Umbria. • PIANO INDESIT — E" pronto 11 piano semestrale (gennaio-giugno 1986) per la ripresa produttiva della Indeslt, l'azienda di elettrodomestici attualmente in gestione commissariale. Venerdì il piano sarà esposto dal commissario alla Firn in una riunione al ministero dell'Industria. «Seguiamo con molto interesse — ha dichiarato il sottosegretario all'Industria, Sisinio Zito — lo sforzo del commissario di governo atto a mantenere l'In-, desit sul mercato nazionale ed internazionale». Il piano semestrale prevede un recupero più sostanzioso delle quote di mercato fermo restando le dislocazioni produttive sui quattro stabilimenti di None e Teverola. «Ma la Indesit — aggiunge Zito — non può fare a meno di collaborazioni e sinergie sia nazionali che internazionali».