Ma la banca è restia a ridurre gli interessi

Ma la banca è restia a ridurre gli interessi Solo una decina lo hanno fatto Ma la banca è restia a ridurre gli interessi ROMA — Non sono più tre ma si contano sulle dita di due mani le banche che hanno ridotto ufficialmente il costo del denaro dopo che, giovedì scorso, 11 ministro del Tesoro ha abbassato di mezzo punto 11 tasso di sconto. Questa è la situazione, come è apparsa Ieri mattina alla riunione mensile del comitato esecutivo dell'Assoclazlone bancaria. Il cauto invito del ministro Gorla non è stato seguito da molti; esiste una tendenza al ribasso dei tassi di interesse che però tornerà a farsi sentire nell'anno nuovo, superata con il 31 dicembre la chiusura del bilanci delle banche, e a legge finanziarla approvata. La riduzione del «prime rate» (tasso primario sul prestiti, riservato al clienti migliori) è stata decisa subito dall'Istituto San Paolo di Torino, dalla Cassa di Risparmio di Torino e dalla Banca Nazionale del Lavoro; si sono poi aggiunti la Banca Sella di Biella e altri due istituti di medie dimensioni del Nord; si aggiungerà, probabilmente, la Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde (Carlplo). Ma la lista non è destinata ad allungarsi molto. Il «prime rate» del San Paolo è ora del 15%, quello della Bnl del 15,5%, e tuttavia la maggior parte degli Istituti aderenti all'Abl resta e resterà al 16%, anche se, rispetto a qualche mese fa, ha fatto notare 11 presidente dell'Abl, Giannino Parraviclni, questo trattamento è concesso a un maggior numero di clienti; in alcuni casi, a clienti di riguardo possono essere applicati trattamenti migliori. _ Per non modificare 11 .prime rate», la maggior parte del banchieri invoca un argomento che era presente anche nelle spiegazioni date da Gorla: la riduzione del tasso di sconto.segue una riduzione del tassi di Interesse che c'è già stata. Una nuova riduzione non sarebbe possibile per le incertezze connesse alla discussione parlamentare sulla legge finanziarla. C'è poi, ammesso meno volentieri, un altro motivo: la tradizionale difficoltà che le banche hanno a manovrare all'inglù 1 tassi passivi (interessi pagati sul depositi) prima della fine dell'anno. Anche se, ha confermato Parraviclni, quest'anno i depositi sono già in buona crescita (14,5%) mentre la richiesta di credito è bassa (+9% gli impieghi). Sempre a rilento procede la discussione sul «fondo di tutela del depositi bancari» che dovrà proteggere 1 risparmiatori dagli effetti di eventuali crack. Finora, questa protezione è stata concessa a posteriori grazie al denaro pubblico. .E' un onere che ci assumiamo con elevato spirito di solidarietà., dice Parraviclni; la data fissata perché il consiglio Abl approvi il progetto è 11 20 novembre; ma le banche chiedono agevolazioni per le quali sarà probabilmente necessaria una legge. 8.1. - • BANCA AGRICOLA — E' finito con un nulla di fatto 11 primo scontro sul campo tra la Banca Popolare di Milano e il sindacato di blocco della Banca Agricola Milanese per 11 controllo della Barn: 11 pretore Roberto Certo si è riservato di decidere sul ricorso presentato, dalla Popolare di Milano. La decisione è attesa nel prossimi giorni, e comunque prima del 22 novembre data di scadenza dell'Opa (offerta pubblica di acquisto) lanciata dalla Popolare di Milano per acquisire il 15% delle azioni (pari a 700.000 pezzi, a un prezzo di 90.000 lire ciascuna) che, sommato al 36% che già possiede, le darebbe il controllo della Barn.

Persone citate: Giannino Parraviclni, Gorla

Luoghi citati: Biella, Milano, Roma, San Paolo, Torino