A Pavia si sottolinea la carenza di donatori

A Pavia si sottolinea la carenza di donatori A Pavia si sottolinea la carenza di donatori «L'esperienza sui prelievi di reni ci dice che sono rari» DAL NOSTRO INVIATO PAVIA — Il professor Mario Vigano, 46 anni, primario di cardiochirurgia al Policlinico San Matteo, alle cinque del pomeriggio esce dalla sala operatoria. Risponde cortese, e preferisce la pruderti». «Non ho avuto alcuna comunicatone ufficiale, la notizia l'ho solo sentita al telegiornale. Mi spiace che si stia creando Questo clima di spasmodica attesa... Credo che in momenti come questi sia meglio il silenzio, meglio evitare clamori». Primo trapianto di cuore a Pavia, Vigano si sta preparando: «Siamo in una fase organizzativa molto delicata,. •51 stiamo solo aspettando che il decreto del ministro ■venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Noi siamo pronti da tempo. Siamo operativi, però Nell'ufficio del professor Guido Rondanelll, primario della clinica malattie infettive, da due anni direttore scientifico del Policlinico San Matteo, 11 telefono continua a squillare. Chiamano vecchi amici e colleglli famosi. Però, professore? «Però — è la replica — prima di un trapianto bisogna avere a disposizione il cuore di un donatore. E dev'essere un donatore che si adatti al paziente...'. Nella palazzina della cllnica chirurgica, al primo plano, in fondo al lungo corridoio appena ridipinto di grigio chiaro, il reparto cardiochirurgia. Sembra una giornata qualsiasi, ma' cosi non è. Il professor Vigano, per tutta la mattina, è chiuso nel suo ufficio. Ha dato ordine di non disturbare. Lo cerca anche un parroco della Lomelllna, arrivato con un paziente. Prepara la riunione della Commissione regionale per 1 trapianti, che sarà questa mattina a Milano. E prepara il prossimo intervento in sala operatoria, che è nel pomeriggio. •A questo punto — dice 11 professor Rondanelll — per noi il problema principale è proprio quello del donatore'. Dati ufficiali, dal San Matteo, non se ne hanno. Chi ha seguito simposi e lezioni universitarie, però, stima i pazienti In attesa di trapianto al Policlinico di Pavia attorno al venti. Pazienti già operati, dimessi, ora tornati a casa e in attesa di una telefonata. 'Purtroppo non è facile avere un donatore — spiega il professor Arturo Mapelll, primario di rianimazione —. L'esperienza sui prelievi di reni ci dice che sono rari». Con Vigano, specializzazione In cardiochirurgia a Parigi, uno del primari più giovani d'Italia, l'equipe del San Matteo 6 formata dal professor Luigi Martinelli e dal professor Gaetano Mlnzoni, entrambi con esperienze negli Stati Uniti e in Francia. Otto i cardlochirurgl, più gli anestesisti e gli strumentisti. Due le sale operatorie. Venti 1 posti letto per degenza, quattro per la terapia Intensiva. Per un Intervento al San Matteo — e l'equipe di Vigano ne esegue in media due al giorno — l'attesa del paziente va dagli otto al dieci mesi. Entro la fine '86, assicura convinto li direttore scientifico, per i trapianti di cuore 11 San Matteo «non avrà eguali, non solo in Italia, ma in tutti i paesi Cee». Saranno pronti, per quella data, 1 reparti speciali. 'Pavia avrà la condizione ottimale per interventi di questo tipo — sostiene Rondanelll —. Nel reparti speciali cardiochirurgia sarà in stretto collegamento con la cardiologia, rianimazione e chirurgia vascolare. E non mancherà il nostro supporto, come clinica delle malattie infettive, per le fasi succesive al trapianto, le più- delicate*. Giovanni Cerniti

Persone citate: Arturo Mapelll, Luigi Martinelli, Mario Vigano