A Milano un'attesa durata quattro anni

A Milano un'attesa durata quattro anni Il permesso era stato chiesto nell'81 A Milano un'attesa durata quattro anni MILANO ~ Decenni di studio, sperimentazione, verifiche, controlli, approfondimento, confronti con quanto avveniva nei più prestigiosi centri specialistici del mondo: poi, nell'81, la divisione ' di 'cardiochirurgia intitolata-alla -memoria del professor de Oasperls presentò al ministero la richiesta per ottenere l'autorizzazione a compiere Interventi di trapianto. E' stata concessa avant'ieri; adesso si può cominciare. Appena ci sarà 11 cuore di un donatore che si rivelerà compatibile con l'organismo di un altro, gravemente cardiopatico, lo si trapianterà nel petto di quest'ultimo, per tentare di farlo vivere. A Niguarda, trecento fra chirurghi, cardiologi, anestesisti, tecnici e infermieri sono pronti. Direttamente impegnati nelle operazioni di trapianto, 16 medici (cioè il primario, professor Alessandro Pellegrini, che ha lavorato anche a Stanford, Pittsburg, Parigi, Londra, con due aiuti e tredici assi-' •stènti)'' si avvaTrtrftWó^àl quattro ■ càmere operatorie, di una rianimazione nuovissima che disporrà tra poco di tredici posti, di sessanta letti nel reparto di degenza cardiochirurgica. Già da tempo, al «de Gasperls», gli Interventi a cuore aperto superano largamente il migliaio ogni anno. Secondo una previsione formulata qualche tempo fa, gli Interventi di trapianto a Niguarda potrebbero avviarsi In numero di una decina all'anno, pari a quanto accade nei maggiori centri specialistici Internazionali. o. r.

Persone citate: Alessandro Pellegrini, Stanford

Luoghi citati: Londra, Milano, Niguarda, Parigi