Il Muro è anche un francobollo di Mario Ciriello

Il Muro è anche un francobollo Emissione a Bonn per i 40 anni deÌT«esodo ignorato» dall'Est Il Muro è anche un francobollo Protestano la Germania Orientale, la Polonia e la Bulgaria: «E' revanscista» • 1 filatelisti in agguato DAI NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Un francobollo turba le relazioni tra Bonn e i suoi ricini orientali. E' un francobollo commemorativo, da 80 pfennige, con le parole: «Quarant'annl di integrazione dei tedeschi profughi dalla loro terra». E' stato emesso ieri, ma Germania Est, Polonia, Bulgaria già l'hanno messo all'indice, già hanno ordinato alle proprie Poste di rinviare a Ovest lettere e pacchetti con guesta affrancatura. Protestano tutti, su ambo i versanti del Muro, meno i filatelisti, che cercheranno di procurarsi qualche esemplare stampigliato e annullato. Impreziosito, insomma. Non è una crisi facile da decifrare per chi non conosce la storia della Germania. Pochi, all'estero, ricordano oggi che, tra la fine della guerra e il dopoguerra, oltre 13 mi/ioni di tedeschi si riversarono dall'Est verso Ovest, o per fuggire dinnanzi all'avanzata sovietica, o perché costretti ad abbandonare territori non più sotto sovranità germanica. Durante questa colossale migrazione, altri due milioni di tedeschi persero la vita. Uno storico l'ha definito l'-e- sodo Ignorato». Ignorato perché nessuno, allora, in Europa sentiva compassione per le sofferenze degli ex sudditi del nazismo. La Repubblica Federale accolse queste moltitudini e le «integrò-. Fu un'operazione colossale, più maestosa certo del miracolo economico. La nuova Germania Federale era in rovina, mancava di tutto, viveva un tragico -anno zero-, eppure riuscì a dare una casa e un lavoro, o un' letto di ospedale, a tutti questi fratelli dall'Est. Oggi, questi profughi, o più spesso i loro discendenti, costituiscono un robusto elettorato che nessun partito può ignorare. I democristiani lo coccolano con particolare fervore, e non vi sarebbe nulla di male se talvolta qualche notabile non facesse proprie certe ambigue nostalgie territoriali. Ecco perché il francobollo è considerato intollerabile, «revanscista-, da Germania Est, Polonia, Bulgaria e, probabil¬ mente — anclie se non l'ha ancora annunciato ufficialmente — dalla Cecoslovacchia (tra gli «espulsi- vi erano i tedeschi dei Sudeti). Berlino Est, Varsavia e Sofia hanno inviato una protesta all'Unione Postale Universale, a Berna, dove è giunta, nel frattempo, anche una severa controprotesta di Bonn. Le autorità della Germania Ovest hanno subito esortato i cittadini a non servirsi del francobollo per le lettere oltrecortina, ma molte forse erano già partite. Altre continueranno a partire, o per distrazione o per sondare la fermezza, e la diligenza, dei postini dell'Est. «E* un uso illegale della Posta per fini contrari alla pace», gridano Berlino Est, Varsavia, Sofia. E' quanto già dichiararono dopo le emissioni per il decimo e il ventesimo anniversario. E' quanto continueranno a dichiarare fino quando tutti dimenticheran no, a Est e a Ovest. Mario Ciriello