In Inghilterra assassino in libertà La polizia sa chi è ma non ha prove

In Inghilterra assassino in libertà La polizia sa chi è ma non ha prove Delitto in una stanza chiusa, proprio come il giallo di Agatha Christie In Inghilterra assassino in libertà La polizia sa chi è ma non ha prove LONDRA — Tre uomini in una stanza. Uno muore, pugnalato, gli altri due si accusano a vicenda. Fuori dalla porta chiusa, un testimone ha udito e quasi sicuramente sa chi è l'assassino, ma si è contraddetto troppe volte e la polizia non gli crede più. La vicenda ha tutti gli Ingredienti di un giallo di Agatha Christie, compreso l'ambiente in cui si svolge, la tipica cittadina Inglese di Coventry. L'unico elemento che manca, è la soluzione. Gli investigatori non seno riusciti a trovarla e lunedi il magistrato ha dovuto lasciare 1 due indiziati in libertà. Uno di loro è sicuramente l'assassino, ma non ci sono prove sufficienti per mandarlo In carcere. E se tutto questo facesse parte di un piano diabolico per garantire l'Impunità al colpevole? Il delitto è avvenuto il 6 luglio, ma i particolari sono stati resi noti soltanto lunedi quando 1 due uomini sospet¬ tati sono comparsi davanti al giudice di Coventry. Hugh Barclay, un operaio di 24 anni, aveva invitato a bere in casa sua tre amici della stessa età: Joe Jenklns, David Cassldy e Peter McMahon. Quest'ultimo rimase In salotto mentre gli altri tre entrarono in cucina dove Barclay aveva riposto una dose di hashish. Scoppiò un litigio e dopo qualche momento Jenklns usci di corsa con la camicia intrisa di sangue. Era stato pugnalato al cuore e mori prima di poter dire chi fosse l'assassino. McMahon sostenne di aver visto un coltello sporco di sangue tra le mani di Cassldy, e lo fece arrestare. Poi cambiò versione e accusò Barclay. «Siamo di fronte a un dilemma che non possiamo risolvere — ha ammesso il magistrato David Sarglnson — Unterà inchiesta è fondata sulle dichiarazioni di un testimone che ha già mentito una volta e al quale non possiamo più credere-. Un parente del giovane ucciso ha Implorato McMahon di dire la verità: «Tra di noi c'è un assassino, e tu sai chi è: dicci il suo nome-. -E'stato Hugh Barclay-, ha risposto 11 testimone senza esitare. Ha aggiunto che subito dopo il delitto Barclay aveva accusato Cassldy, ma tre settimane più tardi gli aveva rivelato di essere lui 11 vero colpevole. Il magistrato ha riassunto 11 caso per la giuria popolare in questi termini: -Quello che vi viene sottoposto sembra un romanzo ma è un fatto vero. Sappiamo che c'è stato un omicidio ma non siamo in grado di indicarne il responsabile-. E' stato cosi aperto un procedimento contro ignoti. Le Indagini continuano ma la polizia non si fa illusioni. Delia testimonianza inattendibile di McMahon non si può più tener conto, e all'initiori di essa non vi è alcun indizio.

Luoghi citati: Cassldy, Inghilterra, Londra