La Finanziaria allevia ma non sana i problemi più gravi dell'economia

La Finanziaria allevia ma non sana i problemi più gravi dell'economia Secondo il Cer i miglioramenti sarebbero lievi e occasionali La Finanziaria allevia ma non sana i problemi più gravi dell'economia , ROMA — La legge finanziaria '86 «allevia ma non risolve, né ora né in prospettiva» i problemi più gravi dell'economia italiana, secondo uno studio compiuto dal Cer (Centro di ricerche economiche), presieduto da Oiorglo Ruffolo. Contro la stima governativa di 14.150 miliardi, l'effetto di riduzione che la legge avrebbe sul fabbisogno finanziarlo del settore statali sarebbe invece di 12.000 miliardi «al primo impatto» e di 7600 soltanto considerando le interazioni successive. Sono, quelli apportati dalla legge finanziarla, -lievi e occasionali 'miglioramenti», dicono gli economisti del Cer (11 rapporto d'autunno è stato elaborato da un gruppo guidato da Luigi Spaventa). L'anno prossimo, saremo da capo, e se non si interviene sulle cause profonde che fanno crescere la spesa pubblica «gli interventi continueranno ad essere episodici e frammentari:». I sacrifici che la legge finanziarla '86 chiede agli italiani sarebbero dunque: 1) inferiori al previsto; 2) inadatti a un vero risanamento; 3) insufficienti. Otterranno il loro scopo solo in misura modesta: la crescita del debito pubblico sarà frenata, 1 conti con l'estero miglioreranno, grazie alla consueta ricetta della compressione della domanda, senza però nessun rimedio che duri nel tempo. Non che tutto vada male nell'economia italiana. «Sarebbe stolto negare che nell'ultimo'quinquennio molto è mutato, e in meglio», sostiene 11 Cer; l'anno prossimo, l'inflazione scenderà sensibilmente (6,7% nella media annua), l'industria continuerà a marciare bene, la disoccupazione crescerà di meno e for¬ se smetterà di aumentare nel 1987, 11 prodotto lordo salirà del 2,2% nel 1986 e del 2,7% nel 1987. Però non si può dimenticare che una cura del tipo di quella contenuta nella finanziarla ha delle controindicazioni proprio per alcune di queste variabili economiche. Aumentando le entrate, si aumentano 1 costi e quindi i prezzi; diminuendola domanda si riduce la produzione. Si ha cosi un paradosso solo apparente; le equazioni degli economisti Cer portano a prevedere che la legge finanziaria avrà alcuni'effetti negativi proprio sull'inflazione (più 0,6%), sul costo del lavoro per unità di prodotto nell'industria (più 0,7%) e sulla crescita del prodotto Interno lordo (meno 0,7% rispetto al valore che si avrebbe in assenza di interventi). s. I.

Persone citate: Luigi Spaventa, Ruffolo

Luoghi citati: Roma