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Ex collaboratore accusa Sindona «Mandò due killer a minacciarmi» Il banchiere, processato per il delitto Anibrosoli, ha interrogato direttamente il testimone Ex collaboratore accusa Sindona «Mandò due killer a minacciarmi» MILANO — Michele Sindona si è messo ieri a confronto con un testimone, approfittando del fatto che 11 presidente gli ha concesso di formulare direttamente alcune domande senza passare attraverso 1 difensori. Sono stati momenti difficili per l'ex banchiere accusato in questa causa di concorso nell'omicidio dell'avv. Giorgio Ambrosoll, istanti In cui l'imputato ha istintivamente cercato di mettersi al riparo. ' Al pretorlo c'era Nicola Biase, ex responsabile dell'ufficio estero della Banca Privata Finanziarla e della Banca Unione, 1 due istituti di credito fuslsl nel 1974 per dare vita alla Banca Privata Italiana. Il dott. Biase, dopo l'Insolvenza della banca di Sindona, dichiarò che il salvataggio dell'istituto di credito era pressoché impossibile, confermando l'esistenza di contratti fiduciari che avrebbero alterato 1 bilanci della stessa banca. Ieri Biase ha ribadito di aver ricevuto minacce per ritrattare la sua affermazione. Avvenne nel novembre del 1978 — ha detto — quando due persone che si presentarono con 1 nomi di Romano e Caruso (11 primo identificato poi per Luigi R-onclsvallc) e, dicendosi mandati da Michele Sindone, gli Intimarono di sottoscrivere una sorta di dichiarazione giurata di ritrattazione. •.Avevamo avuto istruzione — avrebbero detto 1 due al primo impatto — di tagliarle te gambe. Abbiamo soprasseduto, ma se non accetterà di sottoscrivere l'affidavit rapiremo qualcuno dei suoi familiari». Dopo questa minaccia, 11 dott. Biase telefonò a Sindone e lo andò a trovare nell'Hotel Pierre di New York dove era alloggiato. Il banchiere siciliano negò di essere 11 mandante del due, ma chiese nuovamente la firma sull'affidavit. Dopo questa deposizione del teste, Sindona, col permesso della Corte, si è alzato ed ha posto alcune domande a Biase. Sindona: «Ricorda Biase se In quell'incontro lo minacciai di denunciarlo per calunnila?». Biase: «SI, ed lo risposi che sarei stato ben lieto di essere querelato da lui». md