Shamir in rivolta contro Peres che «apre» sulla Cisgiordania di Giorgio Romano

Shamir in rivolta contro Peres che «apre» sulla Cisgiordania Il premier disposto a cessioni territoriali e trattative allargate Shamir in rivolta contro Peres che «apre» sulla Cisgiordania NOSTRO SERVIZIO TEL AVIV — .Primi, duri contraccolpi alle dichiarazioni di Peres, Il premier, parlando sabato sera al giovani del partito Maarach, aveva detto quasi incidentalmente di essere disposto ad accettare un «accompagnamento internazionale» alle conversazioni dirette con la Giordania, visto che re Hussein, nel molti discorsi e interviste degli ultimi giorni, aveva insistito sulla necessità di questa cornice per dimostrare al mondo arabo di non essere isolato e di non mirare a una pace separata. «// governo israeliano è disposto ad accettare questa cornice internazionale, che è qualche?cosa di diverso da una conferemo multinazionale: e non si tratta soltanto di una questione semantica o di forma» proseguiva quindi Peres, il quale nelle ultime 48 ore ha anche fatto sapere, ribadendo la posizione laborlsta favorevole a un compromesso territoriale su Cisgiordania e Oaza, che «é stato accettato ti principio di Hussein della restituzione di territori in cambio della pace, territori che sono per il popolo palestinese» (un richiamo polemico contro le molte ingerenze dei Paesi arabi). Alcuni membri del governo appartenenti al Likud hanno duramente criticato queste dichiarazioni. Il ministro degli Esteri Shamir, in particolare, ha lamentato che tale strategia •contraria agli accordi di coalizione e a quelli di Camp David» non venga sottoposta al Consiglio, mentre il premier sostiene che l'approvazione del suo programma alla Keneseth, avvenuta due settimane fa con 68 voti a favore, 9 contrari e 9 astensioni, implica l'approvazione anche degli aspetti collaterali dei colloqui di pace. Ieri mattina, In una intervista alla radio, Shamir ha avuto parole di fuoco contro il capo del governo, ma nonostante il tono duro è apparsa evidente la preoccupazione per le divergenze in seno al suo partito: non tutti 1 ministri del Likud, infatti, attaccano Peres: 11 vicepremier David Levy è sembrato anzi accettarne la tesi. Peres ha dichiarato polemicamente •Dobbiamo tutti rispettare le decisioni della Keneseth, anche se qualcuno oggi si rammarica del proprio voto», ma domani 11 Likud intende proporre la discussione del problema in seno al governo perché ritiene sia stato presentato troppo genericamente in Parlaménto. ^ Giorgio Romano

Persone citate: David Levy, Peres, Shamir

Luoghi citati: Cisgiordania, Giordania, Tel Aviv