Nati da venti giorni di Ruggero Conteduca

Nati dei venti giorni La protesta studentesca per il «diritto allo studio» ha coinvolto anche il Sud Nati dei venti giorni Cortei in tutta Italia: 50 mila a Roma, 15 mila a Firenze, 12 mila a Bologna, diecimila a Genova - Nel Mezzogiorno sfilano a Napoli, Cosenza, Matera, Caltanissetta - Nuovo appuntamento sabato prossimo - Ieri il ministro Falcucci ha già incontrato una delegazione romana - Presto riceverà le delegazioni di altre città ROMA — I «giovani dell'85» hanno invaso piazze e strade d'Italia. Universitari e studenti di 133 citta sono sfilati. ieri, numerosissimi, per protestare contro l'introduzione di nuove tasse universitarie e a favore di condizioni di vita scolastica più accettabili. Solo a Roma, secondo stime attendibili, erano quasi cinquantamila, ma punte record si sono registrate anche in altri centri: quindicimila a Firenze, 12 mila a Bologna, diecimila a Genova. Cinquemila a Reggio Emilia e Ferrara, seimila a Modena, quattromila a Ravenna e Cremona. Il fenomeno, questa volta, ha Investito anche 11 Sud, con settemila manifestanti a Cosenza, sede uni versitarla della Calabria, cinquemila a Matera e seimila a Caltanlssetta. A Napoli, dopo un'affollatissima assemblea sotto la galleria Vittorio Emanuele, più di diecimila studenti hanno percorso le vie cittadine. Il movimento studentesco dell'85, Insomma, ha raccolto proseliti In tutta la penisola, stando almeno al dati forniti dalla federazione giovanile comunista: cifre che, pare, non si discostano poi molto dalla realtà. E cosi, dopo le' prime manifestazioni di Milano, Torino e Palermo si prepara, ora, quella a carattere nazionale in programma a Roma, sabato prossimo. Intanto, dopo l'assemblea di preparazione che si terrà questa mattina all'Università, per tutta la settimana saranno convocati 1 collettivi di facoltà. Un lavoro politico Intenso, teso alla conquista della leadership per cercare di gestire e governare un movimento — al di là della rinuncia a qualsiasi etichettatura politica — nato all'improvviso, In pochi giorni, sull'onda del primi scioperi per mancanza di aule e di attrezzatura e poi della protesta contro 1 provvedimenti, contenuti nella legge finanziarla del governo Craxi, giudicati Impopolari dagli studenti. Alla mobilitazione generale del mondo della scuola c'è già un primo accenno di risposta da parte delle istituzioni. Sabato prossimo, a conclusione del corteo nazionale, 11 ministro Falcuccl ha già annunciato che riceverà separata mente tutte le delegazioni delie varie città, ciascuna .'del le quali presenterà un libro bianco sui problemi locali e provinciali. E ciò, nonostante che l'Incontro di ieri con un gruppo di studenti romani sia stato giudicato insoddisfacente dalla stessa delegazione di giovani, autorizzata dopo lunghe trattative a superare il cordone di polizia e carabinieri messa a protezione del ministero della Pubblica istruzione, all'altezza di piazza Mastai, dove poi 11 corteo si è sciolto. .Abbiamo sollecitato risposte precise su problemi urgenti e generali di singole scuole — hanno dichiarato delusi dopo un colloquio di due ore 1 giovani delegati — ma non abbiamo avuto assicurazioni concrete*. Il ministero ha invece diffuso un comunicato in cui si conferma l'impegno da parte del governo «o sviluppare un'azione complessiva per la formazione e l'occupazione del piovani» e in cui si sottolinea come, rispondendo agli studenti, 11 ministro Falcuccl abbia illustrato loro alcuni .aspetti degli intendimenti programmatici che ella stessa esporrà in dei taglio alla conferenza stampa fissata per martedì 12 novembre*. Di cosa si tratti In particolare e fino a che punto questi «intendimenti programmatici» verranno incontro alle richieste degli studenti è difficile dire. Come altrettanto complicato è prevedere se l'azione di governo riuscirà a riassorbire in tempi brevi, nell'ambito della legge finanziarla dello Stato che presto sarà discussa in Parlamento, la protesta studentesca. Una protesta mirata e specifica che si differenzia notevolmente da quella del '68 rivolta invece al sistema nella sua globalità. E soprattutto non violenta. Non solo a Roma infatti ma anche In tutte le altre città d'Italia non si sono registrati ieri incidenti significativi. Dappertutto, salvo qualche piccolo parapiglia a Bologna e un momento di tensione a Torino, 1 cortei hanno sfilato ordinatamente. Nessuna provocazione né da parte degli studenti, né tantomeno da parte delle forze dell'ordine. A Roma c'è stato un breve attimo di terrore quando una bottiglia di birra vuota è stata lanciata contro un blindato dei carabinieri, messo di traverso sulla strada per impedire l'accesso al ministero della Pubblica Istruzione. Oli agenti non si sono mossi, i leader del comitato universitario che sin da piazza della Repubblica avevano preso la testa del corteo, si son dati da fare per calmare i più agitati. Ma a chi ha potuto assistere ai primi cortei di Milano e di Torino del giorni scorsi, non è certo sfuggito un particolare: quella di ieri a Roma è sembrata — almeno in parte — una manifestazione molto più politicizzata e certamente meno «corporativa Quale sarà 11 clima, sabato prossimo, quando migliaia di studenti caleranno su Roma da ogni parte d'Italia per la manifestazione nazionale? Ruggero Conteduca Roma. Studenti alla testa del corteo attraversano di corsa piazza Argentina scandendo slogan (Ansa)

Persone citate: Craxi, Falcucci