Camionista uccise ladro «E' omicidio volontario»

Camionista uccise ladro «E' omicidio volontario» I giudici lo hanno condannato a nove anni Camionista uccise ladro «E' omicidio volontario» Il pm aveva chiesto una pena di 36 jnesi • La tesi dei difensori smontata da una perizia balistica - «Non ha sparato in ariati I guidici del)a prima corte d'assise r «ahnd condannata Antonio Calò, 46 anni; lì cà- mlonista che due anni fa uccise un ladro che armeggiava intorno al suo camion,.al triplo della pena chiesta dal pubblico ministero: 9 anni di reclusione. Alla lettura del verdetto, Calò, che è arrivato al processo in stato di detenzione (seppure agli arresti domiciliari), è sbiancato in volto, cercando conforto nei suol legali, gli avvocati Mi ano e Damato, sgomenti quanto lui per la -sentenza, della pe'ó)à;S#oiib)rziorià^,-iàl reato di cui 11 camionista è stato riconosciuto colpevole: omidlcio volontario e non omicidio colposo, come avevano sostenuto 1 difensori e 10 stesso rappresentante dell'accusa. Il fatto risale al 22 luglio dell'83. Da qualche settimana Antonio Calò la notte non dormiva più, per sorvegliare 11 suo camion posteggiato sotto casa, in via Ouala: -Avevo subito troppi furti — ha spiegato ai giudici — e quando ho vistò qualcuno armegi tóthio aìl'àutomeszQ he&pr'eso la pistola e sono sceso in strada,,non per uccidere ma per mettere in fuga il ladro». Il camionista, che era stato arrestato dalla polizia, fu scarcerato pochi giorni dopo. Ma l'estate scorsa il giudice Grlffey spiccò un nuovo mandato di cattura, contestando non più 11 reato di omicidio colposo ma quello di omicidio volontario. La perizia balistica aveva infatti stabilito che la vittima, Mario Zara, 22 anni, era stata colpita da un proiettile di rimbalzo, mentre il camionista, fin dal primo momento, aveva sempre detto di aver'sparato in aria. Ieri, Antonio Calò ha modificato la sua versione e ammesso di non aver sparato in aria. Questa tardiva ammissione non deve aver del tutto convinto i giurati della sua buona fede. Gli hanno concesso due attenuanti, le generiche e l'aver agito per provocazione, ma la misura della pena, 9 anni di reclusione, è rimasta sensibilmente più alta di quella propòsta dal pubblico ministero.

Persone citate: Antonio Calò, Calò, Damato, Mario Zara