Cara ciminiera, addio

Cara ciminiera, addio Sparisce un simbolo della Torino operaia Cara ciminiera, addio Costruita nello stabilimento Spa di corso Ferrucci ottanta anni fa, la torre di mattoni, alta 50 metri, è diventata un pericolo - La demolizione, già cominciata, durerà due mési La ciminiera dello stabilimento «Spa* di corso Ferrucci, costruita nel 1906, non ce l'ha fatta: l'idea di molti era di conservarla, in mezzo al futuro giardino, come monumento al lavoro, simbolo della Torino operaia di borgo San Paolo, proprio accanto all'avveniristico centro direzionale sorto al posto della vecchia fabbrica demolita. Ma non sarà cosi. Anni di inattività hanno finito per pesare sui cinquanta metri della sua struttura: l'umidita, non più eliminata dal calore delle caldaie in funzione, ha aggredito i vecchi mattoni, ancora impastati a mano, la mancanza, di coperture accanto alla base ne hanno minato la stabilita. Il colpo di grazia deve essere arrivato, come per tante altre costruzioni della citta, con il rigidissimo inverno scorso. In cima, proprio sotto 11 «/ungo» di copertura, si è aperta una crepa che si è allungata lentamente fino a diventare pericolosa: 6-7 metri. Cosi, all'inizio dell'anno, i tecnici del Comune, sia pure a malincuore, ne hanno decretato la fine. Si è dovuto studiare come operare la demolizione senza pericoli (accanto alla base c'è un asilo nido) e si è scartato subito l'esplosivo. Lunedi scorso si è incominciato a lavorare: via Osasco e stata chiusa al traffico e una gru con un braccio di 58 metri ha portato due operai in un cestello fino alla sommità della ciminiera: la parte fessurata è stata imbragata per impedire crolli accidentali. Poi, mattone per mattone, si è incominciato a demolire. Mercoledì lavori sospesi: 11 forte vento faceva oscillare troppo il braccio della gru. Ma giovedì si è ricominciato: il contratto dice che l'operazione deve essere completata in 60 giorni. I curiosi sono molti, alcuni alla vecchia «Spa» ci hanno lavorato, e a vederne scomparire le ultime vestigia più d'uno si commuove. Lo stabilimento fu completato nel 1996: all'Inizio vi si costruiro¬ no motori di vario tipo, anche per aerei, armi ed autocarri, rei 1930 la fabbrica fu rilevata dalla Fiat che la tenne fino agli Anni 80, ma la prcduzlone di camion incominciò ad essere trasferita nel nuovo stabilimento a Stura fin dal 1956. La «Spa» è anche nella storia del movimento dei lavoratori: dal marzo al maggio del '24 vi fu una lunghissima vertenza finita con una serrata, mentre il 15 e 16 febbraio del '44 vi furono duri scioperi contro i nazisti.