«Questo calcio mi rattrista»

ce Questo calcio mi rattrista» Platini per dimenticare la amara partita di Coppa pensa alla sfida con Boniek ed al suo domani ce Questo calcio mi rattrista» Casso francese deluso dalla tensione esasperata: «L'ho detto subito che il "mani" di Serena era da rigore, ma c'è troppa rabbia» - Potrebbe smettere di giocare l'anno prossimo «Domenica affrontare l'amico polacco mi farà bene, dimenticherò anche la sciatalgia» TORINO — «Sono triste e deluso». Michel Platini lo dice con un sorriso forzato, il giorno dopo la discussa qualificazione in Coppa dei Campioni. La bufera di polemiche, le velenose accuse del Verona alla Juventus e all'arbitro Wurtz, francese come lui, aumentano la crisi di rigetto, o meglio alimentano quella sorta di nausea, già avvertita profondamente dopo la tragica notte di Bruxelles, per un gioco, una professione che Platini ha abbracciato come un innamorato, dando e ricevendo molto. «Il calcio che ho amato», dice adesso, usando 11 participio passato. E conferma che potrebbe ritirarsi a fine stagione, dopo il Mundial '86 se la Francia sabato 16 .novembre conquisterà con la Jugoslavia a Parigi il diritto di andare In Messico. Saprà resistere alle pressioni, alle offerte... milladarle della Juventus (favorita nell'asta), di altri club italiani e stranieri, o deluderà 1 buongustai del football privandoli del suo genio quando potrebbe ancora disputare due campionati ad alto livello? •Avrò 31 anni e... il futuro davanti: smettere o continuare? Il problema esiste, come quello del contratto che scadrà a fine giugno», risponde senza risolvere l'amletico dubbio e rimandando la deci sione forse a gennaio. Piuttosto non ne ha sulla volontarietà del «mani» di Serena che ha rivisto più volte in tv e lo dice anche al microfono di De Laurentiis durante la registrazione di «Numero Dieci»: «.Era rigore, come quello di Briegel». — Se lei fosse Wurtz, come si sentirebbe? «Lo conosco solo come arbitro. Quand'ero in Francia l'ho avuto in quattro o cinque partite, e mal lio parlato con lui. Dice di avere la coscienza a posto. Probabilmente non ha visto il mani perché poteva "salvarsi" dando una punizione contro Fontolan e non l'ha fatto. Dunque era in buona fede. Se c'è malafede tanto vale non giocare più oppure usare un computer al posto del direttore di gara, cosi non ci saranno errori. Ad Atene con l'Amburgo, Rainea negò un rigore su di me che poteva portarci sull'1-1. Capita. Purtroppo il mondo è fatto di polemiche e, se Serena non raddoppia un minuto dopo, ce ne sarebbero di meno attorno a questa partita tutta da dimenticare. Se slamo passati dobbiamo ringraziare Tacconi». ■— Chi non dimentica è il Verona e l'altra Italia, quella che non tifa in bianconero... «Anche i tecnici del Linz e del Lokomotlve Lipsia ce l'hanno con i rispettivi arbitri ma nei loro Paesi non nasce un caso nazionale come in Italia: l'Inter, ad esemplo, ha beneficiato di un rigore inesistènte. Ma quando c'è uno scontro fra italiane, si parla di Juventus e di antl-Juventus, un problema vecchio come il calcio. Ritornano anche vecchi fantasmi, si definisce la Juventus "ladra". In quattro stagioni non ho mai visto rubare niente a nessuno e, prima del mìo arrivo, l'ultima accusa riguardò il gol annullato al romanista Turane, al Comunale. Salviamo il calcio che non sta andando molto bene». — Neppure le italiane in Europa: con il Verona sono uscite la Sampdorla e 11 Torino. Che ne pensa? «Un'ottima Sampdorla non è bastata: ha sfruttato una' sola delle tre palle-gol. Anche il Torino ha giocato bene, ma l'Hajduk sul 2-1 s'è difeso facendo pressing in avanti, non buttando via il pallone e il vento, che soffiava in favore degli jugoslavi, nella ripresa s'è... placato. M'è piaciuto Gudelj, vecchia conoscenza che ritroverò a Parigi». — E domenica sarà a faccia a faccia con un'altra vecchia conoscenza, 11 suo grande amico Boniek. Imbarazzato? «Ci siamo sentiti per telefono. Sarà caricatisslmo. Ognuno cercherà di vincere, ma spero di ridere, di divertirmi. Ci sfideremo a colpi di tunnel e sgambetti. Scherzi a parte, anche se sto curando la sciatica con iniezioni e pastiglie che mi debilitano, ma ho preferito sbagliare un paio di partite per disputare bene le altre, la presenza di Zibì mi scatenerà come un toro: mi basterà vedere i suol riccioli rossi». Bruno Bernardi Si Due momenti del rigore di Platini nello stadio deserto: Giuliani è battuto dal «destro» del francese