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Giudice interroga il medico per lo morte di Elisabetta Mentre aumentano le polemiche sul tragico episodio del S. Anna Giudice interroga il medico per lo morte di Elisabetta Il ginecologo, sospeso dall'Usi, dovrà spiegare che cosa accadde in camera operatoria Polemiche aperte, su tutti 1 fronti, per 11 caso di Elisabetta N. Ieri mattina il sostituto procuratore dott. Zanchetta ha fatto sequestrare al Sant'Anna altra documentazione. Stamane il magistrato Interrogherà il dott. Giuseppe Osnengo (sospeso dall'Usi), che dovrà spiegare cosa è accaduto quel tragico mattino del 18 ottobre in camera operatoria. Dopo di lui verranno sentiti uno del due anestesisti, il dott. Voghera, e un teste. L'Ordine del medici, dopo un'infuocata assemblea che si è svolta al Sant'Anna, ha attaccato duramente la decisione del Comitato di gestione dell'Usi di sospendere dal lavoro il dott. Giuseppe Osnengo. «Abbiamo appreso con disappunto da "La Stampa" del provvedimento di sospensione cautelare del medico — scrive Danilo Poggiollni, presidente dell'Ordine, in una lettera inviata all'assessore regionale alla Sanità —, la decisione dell'Usi appare intervento di estrema gravità per le tante incertezze che ancora avvolgono l'episodio. Al limite sarebbe apparsa cautela sufficiente il trasferimento temporaneo del medico ad un altro servizio». Giovanni Salerno, presidente del Comitato di gestione dell'Usi, spiega: «Lo sospensione è motivata dal ricorso fatto dal medico a sperimentazioni non autorizzate. Abbiamo deciso di intervenire, sia perché sono emersi fatti nuovi, sia per evitare di sollevare contro il S. Anna una campagna di stampa che non giova né all'ospedale né ai ricoverati*. Quali siano 1 fatti nuovi non si sa, ma intanto emergono particolari sempre più Inquietanti su quello che è stato fatto a Elisabetta N„ a sua insaputa. Il dottor Osnengo avrebbe praticato un'isteroscopla (è un esame che permette dì «vedere» con uno strumento a fibre ottiche l'interno di un organo, In questo caso dell'utero), con insufflazione di anidride carbonica. L'unico motivo per svolgere quest'intervento sarebbe stato quello di realizza-, re un filmato (ora nelle mani del magistrato) da mostrare a un congresso per far vedere il feto a sei settimane e il modo in cui si possono prele- vare dei villi corlall con un Isteroscoplo. C'è però chi, tra gli addetti ai lavori, sostiene che esiste il rischio di un embolo nell'insufflare anidride carbonica in una donna in gravidanza, e quindi l'esperimento sarebbe quanto meno azzardato. In più c'è che è stato attuato su una minore e senza un qualsiasi consenso. Nella bufera è ora tutto l'ospedale. Il Movimento per la vita e il «Comitato per la salute del popolo- hanno inviato Ieri un esposto alla procura. Ricordano altre due morti sospette avvenute nell'ospedale, nell'82 (Cecilia Scambia, 28 anni) e nell'85 (Brunella Pea). E spiegano: «Sono tutte, decedute per sperimentare apparecchiature sulla loro pelle o per uso imprudente di farmaci: Sulla sperimentazione al Sant'Anna il dottvl Giorgio MartinVr*ispettore sanitario, ci ha detto: 'Si sperimentano farmaci — di nuova produzione o registrati all'estero e non ancora in Italia — e nuovi metodi di diagnosi. Per i farmaci esiste una procedura di legge, che passa attraverso il ministero della Sanità, che viene rigorosamente rispettata. Attualmente abbiamo 5-6 sperimentazioni di farmaci in corso. Per consuetudine esiste anche una prassi da seguire per le nuove tecniche di diagnosi: protocolli, autorizzazione della direzione sanitaria, ecc. In ogni caso il consenso del paziente è d'obbligo: Spiega ancora l'Ispettore sanitario Martlny: «Per il prelievo dei villi coriali è stata costituita una commissione di cattedratici che hanno stilato un protocollo da rispettare. Dopo un centinaio di sperimentazioni, tutte documentate, per affinare la tecnica dei sanitari, l'esame è diventato routine. Ed è già stato svolto in una quarantina di casU. Routine, si, ma è sempre stato svolto con l'ecografia. Nuovo, Invece, sarebbe il prelievo con isteroscopla. Servizio di Domenico Garbarino, Giuliana Mongelli, Carlo Novara