Un ponte tra università e 1300 aziende

Un ponte tra università e 1300 aziende Un ponte tra università e 1300 aziende «Lanciato» dalla Facoltà di scienze al inondo imprenditoriale - Un incontro, fuori da ogni retorica, tra il preside prof. Borello e il presidente del Comitato piccola industria, Tedeschi Per la prima volta docenti universitari da una parte e imprenditori dall'altra s'incontrano per conoscersi e concordare forme concrete di collaborazione. Una riunione quasi storica quella tenutasi ieri pomeriggio all'Unione industriale dopo decenni di reciproche diffidenze e pregiudizi con gli effetti negativi lamentati da entrambe le parti. Promotori dell'iniziativa, il preside della facoltà di Scienze prof. Enzo Borello e il presidente del Comitato piccola industria Gianni Tedeschi a nome delle oltre 1300 imprese della provincia. Due ore di incontro all'insegna della concretezza: non chiacchiere e auspici ma proposte operative. «JVoi possiamo mettervi a disposizione attrezzature, laboratori e personale» hanno elencato il prof. Borello e gli altri docenti della facoltà, «noi avremmo bisogno di ricerche in questo o quel settore' hanno fatto sapere gli interlocutori. Vediamo, dalle parole del preside, qual è il patrimonio scientifico di cui dispone la facoltà: 400 ricercatori, 168 impiegati tecnici e amministrativi, oltre 6 mila studenti r1ltuv ripartiti in 8 corsi di laurea, 10 miliardi l'anno spesi per l'attività di ricerca e la didattica, attrezzature (alcune uniche in Piemonte) per un valore di molti miliardi, biblioteche per circa 200 mila volumi. «Lo facoltà — ha detto Borello — potrebbe essere considerata un'impresa con un bilancio di circa 50 miliar- di l'anno, il cui scopo è quello di produrre "professionisti della scienza": Che la riserva di sapere scientifico compresa nella sede di corso Massimo d'Azeglio sia attrezzata per competere senza complessi d'inferiorlrà con 1 maggiori centri universitari non soltanto europei, lo confermano il gran numero di pubblicazioni, l'interscambio di ricercatori con americani, giapponesi e sovietici, la massa di convenzioni con enti pubblici e grande industria (Fiat, Enel, Enea), i brevetti conseguiti dal Cinsi! progetti ultimati dai docenti torinesi. Ciononostante, la collaborazione facoltà di Scienzemondo del lavoro, da tempo consolidata all'estero con benefici per l'intera comunità, a Torino non è finora decollata, non ha coinvolto soprattutto le piccole e medie imprese. Per quali motivi? 'Per diffidenza reciproca — ha ammesso Borcl'o — per scarsa informazione, per carenze legislative. Dal momento in cui viene progettato un curriculum universitario al momento della verifica dei risultati sul mercato del lavoro passano non meno di 6-7 annU. C'è una diffusa domanda di ricerca pura e applicata, c'è una notevole offerta. Come farle incontrare? Due le condizioni suggerite dall'ing. Tedeschi. La prima: creare un mercato interno destinatario di prodotti ad alto contenuto tecnologico (energia, telecomunicazioni, informatica, ecologia e tutela dell'ambiente ecc.). La seconda: dar vita a una rete di servizi sia promozionali sia di assistenzainformazione non attraverso nuovi organismi ma riorganizzando e rifinanziando quelli esistenti. Gli effetti pratici dell'incontro di ieri si potranno ve dere a tempi relativamente brevi. Agli imprenditori è sta ta consegnata una scheda con la mappa delle attrezzature della facoltà, i campi di utilizzo, l'applicazione prati' ca. 'Chi è interessato alla nostra collaborazione sarà il benvenuto» hanno detto i docenti. Un ponte fra i due mondi è stato lanciato, accogliere le rispettive disponibilità diventa una scelta senza alternative. Guido J. Paglia

Persone citate: Borello, Enzo Borello

Luoghi citati: Piemonte, Torino